In alcune circostanze possono subentrare delle condizioni che fanno decadere il diritto a prestazioni di tipo assistenziale. In questo caso, trattandosi di sussidi che l’INPS eroga in favore di particolari necessità, se vengono meno i requisiti minimi scatta la revoca del trattamento. Laddove una procedura di accertamento verifichi l’incongruenza, allora l’INPS si riprenderà i soldi da queste pensioni se i pensionati non rispettano i requisiti. Vediamo come si esprimono le più recenti decisioni prese dalla Cassazione e quando l’Istituto di Previdenza ha la facoltà di avanzare il diritto.
Per quale pensione non si deve superare un certo limite di reddito
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Quando si parla di trattamenti economici di tipo assistenziale che l’INPS eroga in favore di alcuni contribuenti, si intende definire specifici sussidi. Tra questi, sicuramente molti conoscono la pensione di invalidità civile, oppure il reddito di cittadinanza, gli assegni al nucleo familiare e tanti altri. Nell’elenco di simili aiuti economici è possibile annoverare anche l’assegno sociale, ossia l’ex pensione sociale. Sebbene si tratti di un trattamento che spetta in età pensionabile, non ha nulla in comune con le pensioni lavorative. Queste ultime, infatti, si calcolano in base al montante contributivo e retributivo.
Per l’assegno sociale, invece, non occorre una quota minima di contributi perché il sussidio si assegna anche senza contributi a partire dai 67 anni di età. Ecco perché potrebbe essere una opportunità di aiuto economico per molte persone, come ad esempio le casalinghe. A proposito di questa categoria, abbiamo elencato in un articolo precedente quali sono i 5 tipi di pensione che possono ricevere le casalinghe. Un requisito necessario affinché si possa presentare la domanda di assegno sociale è lo stato di bisogno economico e la residenza effettiva in Italia. Ricordiamo che per il 2021 l’importo mensile massimo corrisponde a 460,28 euro per 13 mensilità. Ricordiamo che in alcuni casi è possibile ricevere anche un assegno ridotto.
L’INPS si riprenderà i soldi da queste pensioni se i pensionati non rispettano i requisiti
Come abbiamo detto, l’erogazione dell’assegno sociale è vincolata ad uno stato di bisogno economico, quindi ad un limite di reddito annuo. Qualora il beneficiario del sussidio dovesse superare tale limite, potrebbe ricevere una revoca al diritto. In questo caso, se l’INPS ha versato delle somme indebite, allora potrebbe richiederne la restituzione. Secondo quanto stabiliscono alcune recenti sentenze della Corte di Cassazione, la n. 13917/2021 e n. 13915/2021, la restituzione delle somme potrebbe applicarsi in differenti modi. Laddove vi sia un provvedimento con esito positivo, la restituzione si applica a partire dal momento in cui è avvenuto l’accertamento. In questo caso ci si accerta che il beneficiario non abbia responsabilità circa l’avvenuto pagamento indebito.
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