L’INPS riconosce la pensione anticipata e assegni fino a 523 euro ai soggetti che soffrono di questa patologia

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Il nostro ordinamento prevede una serie di tutele e agevolazioni per soggetti che si trovano in situazioni di necessità o di maggiore fragilità. Così, a partire dal riconoscimento della patologia, questi possono ad esempio compiere alcuni atti subendo un pregiudizio economico più lieve. Tra gli esempi più diffusi c’è quello riguardante l’acquisto di auto da parte di un soggetto destinatario della Legge 104. In questo caso, oltre a poter usufruire di una detrazione del 19% sul costo dell’acquisto e di una IVA agevolata al 4%, i destinatari vedono riconosciuta l’esenzione dal pagamento del bollo e questo ulteriore importante beneficio economico.

In altri casi il beneficio è collegato anche alla situazione patrimoniale. È questo il caso del riconoscimento dell’importo della pensione di reversibilità nei confronti del coniuge sopravvissuto, che in alcuni casi potrebbe crollare della metà dell’importo.

Ad alcune patologie, invece, sono riservate delle indennità per l’invalidità civile di importo variabile in base alla gravità della forma del disturbo. È questo il caso dei soggetti colpiti da alcune forme di tiroide. Se queste sono certificate dalla commissione medica apposita, l’INPS riconosce la pensione anticipata e assegni mensili, purché rientrino in alcune condizioni. Così vediamo quali sono i requisiti per poter accedere a questa importante agevolazione.

Requisiti clinici e reddituali

L’importo dell’assegno riconosciuto dall’INPS è variabile. Questo perché è proporzionato alla percentuale di invalidità riconosciuta. Così è da subito importante sottolineare che l’indennità è riconosciuta solo a partire da una percentuale di invalidità del 74%. Sarà destinato un assegno mensile dell’importo che dai 291,95 euro più giungere fino a 523,82 euro in caso di invalidità del 100%. La presenza della tiroidite cronica autoimmune non basta di per sé al riconoscimento dell’assegno.

Ad essere riconosciute sono quelle conseguenze patologiche derivanti da problemi alla ghiandola quali ipertiroidismo e ipotiroidismo grave, gozzo, rimozione della tiroide o la presenza di carcinomi. Per quanto concerne il riconoscimento dell’invalidità massima, questa avviene normalmente per soggetti colpiti da drepanitocitosi o talassemia major. Chiaramente, oltre al riconoscimento di questa indennità, i soggetti che si trovano in questa condizione possono fare richiesta per accedere ai benefici della Legge 104/1992.

L’INPS riconosce la pensione anticipata e assegni fino a 523 euro ai soggetti che soffrono di questa patologia

Per quanto concerne il reddito, il limite reddituale corrisponde a 17.271,19 euro per i soggetti cui viene riconosciuto una invalidità del 100%. Scende notevolmente nel caso di invalidità che va dal 74% fino al 99%. In questo caso il limite è di 5.005,94 euro. I destinatari sono dunque persone prive di impiego. L’importo viene riconosciuto per 13 mensilità. Inoltre, i destinatari non dovranno attendere i 67 anni per raggiungere l’età pensionabile. Basterebbero infatti 30 anni di contributi con un’invalidità del 74% per poter accedere all’APE sociale.

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