Il nostro legislatore ha previsto che i lavoratori ai fini previdenziali e pensionistici versino i contributi. Sono molto importanti perché proteggono il lavoratore qualora si verifichi un evento che impedisca la piena abilità di lavorare. Il datore di lavoro è responsabile del regolare versamento dei contributi all’INPS. Tuttavia, possono esserci anche periodi durante l’attività lavorativa in cui si potrebbe rimanere scoperti dal versamento dei contributi. In questi casi il nostro legislatore ha previsto varie possibilità. Ad esempio molti non sanno che l’INPS assegna diversi anni di contributi in più con una semplice domanda.
Inoltre, durante i periodi di maternità o malattia, di disoccupazione o invalidità, in cui l’attività lavorativa subisce un’interruzione, il legislatore garantisce la copertura cosiddetta figurativa. I contributi figurativi risultano molto importanti per il raggiungimento dei requisiti necessari per il pensionamento. Questi possono essere accordati automaticamente o mediante specifica richiesta dell’interessato.
Finalmente l’INPS riconosce 12 mesi di contributi e 309 euro in più a questi lavoratori che presentano domanda. In particolare con il messaggio n.422 del 30 novembre 2021 ha comunicato il riconoscimento di tali contributi a favore dei lavoratori di pubblica utilità. In particolare per i 12 mesi previsti ai sensi del D. Lgs. n.280/1997. Nonché ha provveduto alla rivalutazione del sussidio loro spettante.
L’INPS riconosce 12 mesi di contributi e 309 euro in più a questi lavoratori che presentano domanda
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Il riconoscimento dei contributi figurativi, come comunicato dall’Istituto di Previdenza, riguarda per 20.888 lavoratori. Rimanendo fuori 4.402 lavoratori, per i quali sono state rilevate anomalie che richiedono ulteriori approfondimenti da parte delle Strutture territoriali competenti. Quindi coloro cui non risultassero nel proprio estratto conto i contributi predetti, utili unicamente ai fini del pensionamento, potranno inoltrare una segnalazione contributiva. In particolare dovranno accedere sul sito web dell’Istituto con le credenziali richieste, ovvero SPID di livello 2, CIE o CNS, nell’area “Fascicolo previdenziale del cittadino”.
Inoltre, altro riconoscimento pur importante, che potrebbe portare qualche soldino in più è la rivalutazione del sussidio. Infatti, atteso l’adeguamento mensile del sussidio di lire 800 mila, in 850 mila, ovvero euro 25,82 mensili in più, l’INPS provvederà ad effettuare i rimborsi. Ovvero arriveranno 309 euro a chi ne farà richiesta. Infatti, per poterli ottenere, l’interessato dovrà farne precisa richiesta a mezzo PEC o raccomandata a.r. Nell’istanza, da inviare alla Struttura territorialmente competente, dovranno indicarsi le modalità di rimborso, ovvero tramite conto corrente postale, bancario o bonifico domiciliato.
Infine, l’INPS precisa che i lavoratori cui sono state segnalate anomalie, potranno presentare la richiesta di rimborso solo al termine della sistemazione dell’estratto conto individuale.
Approfondimento
Pochi sanno che l’INPS riconosce 5 anni di contributi in più con questa domanda in scadenza