La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) è un importante strumento di previdenza sociale. Consiste, sostanzialmente, nel versamento da parte dell’INPS di una certa somma di denaro ai lavoratori che hanno subito una diminuzione del salario. Le cause per accedere a questa misura di sostegno sono legate a delle difficoltà temporanee dell’azienda, in cui prestano servizio i lavoratori. Le situazioni di difficoltà possono essere legate ad un calo della domanda o ad altri eventi. Tali problematiche devono avere, però, il carattere della temporaneità.
Questo perché la Cassa Integrazione ha due finalità. Sostenere il reddito dei lavoratori, e garantire i livelli occupazionali. L’INPS, cioè, sostiene l’azienda in difficoltà, esentandola dalle spese per lo stipendio dei lavoratori, evitando così che licenzi quelli non in attività. Quando poi la crisi rientra, si può tornare ai livelli occupazionali originali. Esiste anche la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Questa integra la retribuzione dei lavoratori nel momento in cui avviene la riduzione o la sospensione del loro lavoro. Le cause di attivazione di questa Cassa sono essenzialmente tre. Processi di riorganizzazione aziendale, difficoltà produttive, contratti di solidarietà.
Il nuovo messaggio dell’INPS
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Accanto alla Cassa Integrazione, la Legge di Bilancio 2022 ha potenziato anche i Fondi di solidarietà bilaterali, le cui cause di attivazione coincidono con la Cassa Integrazione straordinaria. Vengono attivati in tutti i settori non coperti da questo ammortizzatore sociale generale. Con il recente messaggio 1282 del 2022 l’INPS riconosce 1.222,51 euro non solo per la Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria ma anche per i FIS. Dopo, infatti, un’interlocuzione con il Ministero del Lavoro, l’INPS ha trovato risorse sufficienti per alzare il massimale dell’unico sussidio a 1.222,51 euro.
L’INPS riconosce 1.222,51 euro non solo per la Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria ma anche ai lavoratori che hanno queste caratteristiche
Tale massimale viene esteso dall’INPS anche ai periodi di sospensione dell’attività lavorativa, che abbia avuto inizio nel 2021. Non solo, dal 1 gennaio 2022 i lavoratori che rientrino nelle condizioni per accedere ai vari tipi di Cassa Integrazione avranno anche un massimale unico rialzato. Questo, come detto, vale anche per i Fondi di integrazione salariale bilaterali. Unica eccezione è per i FIS che, per statuto, prevedano un trattamento maggiorato per i lavoratori. Quindi l’INPS, con il messaggio citato, supera il contenuto della circolare 18 del 2022. Questa prevedeva l’impossibilità di applicare il massimale dei 1.222,51 ai periodi di sospensione dell’attività lavorativa iniziati nel 2021 e proseguiti nel 2022.