L’INPS revocherà quanto prima questo assegno mensile dopo i controlli serrati annunciati sul sito 

Famiglie

Il nostro legislatore negli ultimi anni ha messo in campo diverse misure per sostenere le famiglie e la genitorialità, come ad esempio l’Assegno Unico. L’importo va da 175 euro a figlio fino ad un minimo di 50 euro per le famiglie con ISEE pari o superiore a 40.000 euro. Addirittura sono previste maggiorazioni di 100 euro dall’INPS per i nuclei più numerosi a prescindere dall’età dei figli. Ma oltre all’assegno unico chi si trova in difficoltà può ottenere un’integrazione al reddito grazie al cosiddetto reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, all’esclusione e alla disuguaglianza sociale.

È un vero e proprio sostegno economico che va ad integrare i redditi familiari. Per ottenere tale sussidio è necessario essere in possesso di determinati requisiti di cittadinanza, residenza ed economici. Tra questi, il nucleo familiare deve avere un ISEE inferiore a 9.360 euro, un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa d’abitazione, non superiore a 30.000 euro. Nonché un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per i single. Questo sarà incrementato in base al numero dei componenti della famiglia, alla presenza di più figli o componenti con disabilità.  Mentre il valore del reddito familiare dovrà essere inferiore a 6.000 euro moltiplicato per il corrispondente parametro della scala d’equivalenza. Se il nucleo risiede in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.

L’INPS revocherà quanto prima questo assegno mensile dopo i controlli serrati annunciati sul sito

Già con l’attuale Legge di Bilancio è stato previsto un maggiore controllo sui patrimoni dei titolari anche detenuti all’estero e sulla situazione penale. Prevedendo per talune situazioni la perdita del beneficio. L’INPS con un comunicato stampa del 1° giugno ha dato il via ai controlli incrociati tra INPS e il Ministero della Giustizia. Da tale data infatti è operativo il protocollo per lo scambio d’informazioni utili alle verifiche relative alla concessione e/o revoca del beneficio. In particolare grazie ai sistemi di interoperabilità tra i due Organi saranno effettuati controlli su tutti i richiedenti e percettori di reddito di cittadinanza.

Ciò avverrà mediante la trasmissione al Ministero da parte dell’INPS dell’elenco costantemente aggiornato dei soggetti beneficiari per la verifica dell’esistenza nel Casellario Centrale di condanne. In particolare deve trattarsi di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di 10 anni per reati di cui all’art.7, co.3 del D.L. n.4/2019. Lo scambio d’informazioni avviene nel pieno rispetto della privacy come confermato dal Presidente dell’INPS Pasquale Tridico. Al termine delle verifiche l’INPS revocherà quanto prima questo assegno mensile o potrà disporre il mancato riconoscimento del beneficio a chi ne abbia fatto richiesta.

Approfondimento

Perderà il reddito di cittadinanza chi non invia immediatamente questa comunicazione anche solo per un familiare

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