Con l’arrivo del nuovo anno parte una serie di controlli che l’Istituto di Previdenza Sociale mette in campo periodicamente. Tali verifiche sono fondamentali per constatare l’effettivo possesso del diritto a ricevere prestazioni di tipo previdenziale o assistenziali. Molti titolari di pensioni dovranno dunque rispondere alla chiamata INPS che riceveranno nel breve o medio termine. Con una recente circolare l’Istituto ha reso noti i termini e le modalità che si seguiranno e le possibili conseguenze connesse al mancato adempimento. L’INPS procederà a sospendere gli assegni delle pensioni dal 2022 a chi non regolarizza questa documentazione e di seguito vediamo quali sono i pensionati interessati dall’avviso.
In quali casi si rischiano tagli o restituzioni
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Ci sono pensioni che possono subire dei tagli a causa della presenza di determinati requisiti. È il caso ad esempio delle pensioni di reversibilità che talvolta arrivano a dimezzarsi a causa di fattori legati a reddito del titolare. Oppure, è possibile registrare situazioni in cui l’INPS richieda indietro i soldi erogati in favore del titolare della pensione stessa. Quando il titolare di un trattamento previdenziale risiede in Paesi esteri deve rispondere anche ad un ulteriore controllo.
Si tratta dell’accertamento dell’esistenza in vita del quale l’INPS annuncia la nuova campagna 2022/23. Con il messaggio n. 4659 del 24 dicembre 2021 l’INPS informa sui termini entro i quali procederà alla verifica a la suddivisione dei blocchi. Inoltre, informa gli interessati quando avvierà la sospensione del pagamento nel caso in cui non si regolarizzi la propria posizione.
L’INPS procederà a sospendere gli assegni delle pensioni dal 2022 a chi non regolarizza questa documentazione
A causa dell’emergenza sanitaria ancora presente l’INPS informa che i controlli procederanno in maniera più rallentata ma resteranno ugualmente attivi. Differentemente da quanto fatto in passato, quest’anno si offrirà ai cittadini un ulteriore servizio che prevede l’accertamento in vita tramite videochiamata con le rappresentanze consolari o patronati. È Citibank NA che procede a verifica a pagamento degli assegni e quest’anno procederà in due distinti scaglioni. La prima trance avrà inizio il 7 febbraio 2022 e proseguirà fino al 7 giugno 2022. i pensionati coinvolti sono quelli residenti in Asia, Estremo Oriente, Est Europa e Continente americano.
Coloro che non si sottoporranno alla verifica entro il 19 luglio 2022, subiranno una sospensione del pagamento dal mese successivo. Nel secondo scaglione di verifica si includono i restanti Paesi di Europa, Africa e Oceania. In questo caso i termini prevedono l’accertamento nel periodo dal 14 settembre 2022 al 12gennaio 2023. Anche in questo caso si procederà a sospensione del trattamento in caso di mancata verifica entro il 19 febbraio 2023. C’è dunque tempo per organizzarsi al meglio e permettere all’Istituto di effettuare le necessarie verifiche.
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