Anche se i lavoratori sono interessati all’accesso alla pensione, è importante capire anche che assegno si andrà a percepire. La pensione, infatti, è un momento spartiacque nella vita di ogni lavoratore. Si dice addio al lavoro per godere, finalmente, del meritato riposo. E anche se non si dovrà più sottostare a orari di lavoro, obblighi e doveri, si deve tenere presente che anche il reddito cambia. Perchè quasi mai un assegno previdenziale ha lo stesso importo dell’ultimo stipendio. Soprattutto per chi ricade, per il calcolo, nel sistema contributivo puro.
Per chi ha iniziato a lavorare solo dal 1996, diventa determinante capire che assegno di pensione spetterà. Questo per comprendere se è il caso di lavorare qualche anno in più per incrementare le somme spettanti. Soprattutto alla luce del fatto che nel sistema contributivo la pensione deve avere un importo minimo. L’INPS pagherà questa pensione a chi ricade, infatti, nel sistema contributivo ed ha avuto una retribuzione media che oscilla dai 1.300 ai 1.500 euro al mese.
Quali elementi si prendono in considerazione?
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Da tenere presente, quando si pensa alla futura pensione, che gli elementi che ne determinano l’importo sono molteplici. Determinante sicuramente è il numero di anni di contributi versati. Ma non sono solo questi ad influire sono importo della pensione. L’età di accesso e la retribuzione media infatti, sono due elementi che pesano moltissimo sul futuro assegno.
A parità di anni di contributi versati, la pensione può cambiare in modo che neanche ci si aspetta se varia l’età di accesso è la retribuzione media. Ricordiamo, infatti, che il coefficiente di trasformazione del montante contributivo è tanto più conveniente quanto più è alta l’età di pensionamento. Il sistema contributivo, infatti, è una sorta di salvadanaio e, quindi, tanto si versa e tanto si avrà indietro.
L’INPS pagherà questa pensione a chi ha iniziato a lavorare da poco e ha uno stipendio che oscilla tra 1.300 e 1.500 euro
Cosa cambia da avere una retribuzione media di 1.300 euro e averla di 1.500 euro ai fini della pensione. Si parla di stipendio lordo ed ipotizzando un’uscita a 67 anni con almeno 30 anni di contributi versati si avrebbe diritto:
- con una stipendio di 1.300 euro una pensione di 717 euro al mese per 13 mensilità;
- con una stipendio di 1.500 euro una pensione di 827 euro al mese per 13 mensilità.
Le cose cambiano in presenza di più contributi. Se si ipotizza una carriera di 40 anni di avrebbe diritto a:
- 956 euro di pensione mensile con uno stipendio medio di 1.300 euro;
- 1.103 euro di pensione mensile con uno stipendio medio di 1.500 euro.
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