Quando la patologia per cui l’INPS riconosce l’invalidità è suscettibile di modificazioni o si verifica durante lo sviluppo è prevista la revisione. In particolare, nel verbale di riconoscimento si fissa una data in cui il soggetto dovrà sottoporsi alla cosiddetta visita di revisione. Nel corso degli anni sono stati diversi gli interventi legislativi che hanno interessato il procedimento di revisione. Ad esempio è stato previsto che nelle more delle visite di verifica, non si perdano i diritti acquisiti. Inoltre è stato precisato che la convocazione a visita sia di competenza dell’INPS.
La mancata presentazione alla visita di revisione comporta la necessaria sospensione della prestazione e dei relativi benefici, fino alla revoca. L’INPS con il messaggio n.926 del 25 febbraio 2022 indica nuove modalità operative per rendere più celere l’iter di revisione delle prestazioni assistenziali. In tal modo il procedimento sarà meno gravoso e più semplice per gli interessati.
L’INPS pagherà pensioni e prestazioni d’invalidità senza visita con il nuovo procedimento di revisione ma attenzione alla revoca
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L’Istituto allo scopo di velocizzare, semplificare e rendere più efficiente l’iter di revisione, aumenta l’utilizzo dello strumento tecnologico. Pertanto, come indica l’INPS, il procedimento comincerà con l’invio di una lettera, con posta prioritaria, contenente l’invito ad allegare la documentazione sanitaria telematicamente. Ovvero, accedendo al servizio online “Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità civile”. La lettera sarà trasmessa 4 mesi prima della data prevista per la visita di revisione.
Tale forma di revisione senza visita diretta è stata prevista dal Decreto Legge n.76/2020, il cosiddetto Decreto Semplificazioni. Pertanto qualora l’interessato voglia avvalersi della valutazione sugli atti, tale modalità potrà utilizzarsi per la definizione delle domande o posizioni in attesa di valutazione sanitaria. Grazie al Decreto n.76/2020, le Commissioni mediche potranno redigere verbali di prima istanza e di revisione valutando soltanto la documentazione prodotta. Ovviamente quest’ultima dovrà consentire una valutazione obiettiva.
La documentazione dovrà avvenire entro 40 giorni dalla ricezione della lettera. Qualora la documentazione sia esaustiva il procedimento si concluderà con la valutazione degli atti.
Cosa accade se non si invia la documentazione o questa non sia sufficiente
Qualora la documentazione risulti insufficiente o non trasmessa, l’interessato sarà invitato a mezzo raccomandata a.r., a visita diretta. Questa si svolgerà presso l’Unità Operativa Complessa o Semplice competente per territorio. Oltre alla raccomandata, all’interessato si trasmetterà contestualmente un SMS sul numero di cellulare se conosciuto all’INPS. Inoltre sul portale dell’Istituto, nella sezione MyINPS si potrà monitorare la programmazione della visita. Inoltre è attivo anche il servizio di chiamata all’interessato, che avvisa della visita già programmata, ovvero del giorno, del luogo e dell’ora della visita. Alla chiamata seguirà un SMS per ricordare l’appuntamento. L’INPS pagherà pensioni e prestazioni d’invalidità senza visita, ma bisognerà stare attenti alla posta che riceviamo per non rischiare conseguenze spiacevoli. Infatti l’assenza non giustificata comporta la sospensione cautelativa della prestazione economica e dei relativi benefici, così come indicato espressamente nelle comunicazioni inviate.
Queste inoltre indicano le modalità da seguire per presentare idonea giustificazione dell’assenza alla visita. Decorsi 90 giorni dalla comunicazione della sospensione, l’INPS revocherà definitivamente la prestazione.
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