L’INPS paga l’assegno sociale anche a chi percepisce questi redditi

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La vita di ognuno d noi è costellata da mille situazioni non sempre favorevoli che talvolta potrebbero compromettere anche l’accesso alla pensione. Oppure potrebbe capitare di aver svolto il lavoro da casalinghe/casalinghi senza aver provveduto a versare i contributi nel relativo Fondo. Ma in determinate situazioni, alle casalinghe spetterà un assegno superiore a 900 euro anche senza contributi. Il nostro legislatore infatti ha previsto l’assegno sociale ovvero una prestazione economica erogata su richiesta di parte, per coloro che sono in condizioni economiche disagiate.

Si tratta di una prestazione di natura assistenziale a favore di cittadini italiani e stranieri in difficoltà. Tale beneficio non spetta se il titolare della prestazione risiede all’estero e non è reversibile agli eredi in caso di morte del suo titolare. L’assegno sociale dal 1° gennaio 1996 ha sostituito la pensione sociale. Esso spetta a tutti i cittadini italiani e stranieri che abbiano compiuto 67 anni d’età e versino in uno stato di bisogno.

Come e quando si ottiene l’assegno sociale di 468 euro

Per ottenere l’assegno sociale i cittadini oltre ai suddetti requisiti devono avere:

  • la cittadinanza italiana e situazioni equiparate;
  • requisito dei 10 anni di soggiorno legale e continuativo in Italia;
  • la residenza effettiva in Italia.

Per quanto riguarda i cittadini comunitari, questi devono risultare iscritti all’anagrafe del Comune di residenza. Mentre i cittadini extracomunitari devono essere titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornati di lungo periodo.

Gli interessati dovranno presentare la domanda all’INPS attraverso il servizio dedicato dove vi sono peraltro tutte le istruzioni da scaricare per procedere all’esatta compilazione. Altrimenti si potrà chiamare il Contact center al numero 803 164 o 06 164164 o rivolgersi ad enti di Patronato.

Per ottenere l’assegno l’INPS considera il reddito personale per i cittadini non coniugati nonché il cumulo del reddito del coniuge per coloro che sono coniugati.

L’INPS paga l’assegno sociale anche a chi percepisce questi redditi

Per ottenere tale beneficio l’INPS valuta in particolare i redditi di terreni e fabbricati, la pensione di guerra, le pensioni dirette erogate da Stati esteri. Nonché gli assegni alimentari corrisposti, eventuali rendite vitalizie erogate dall’INAIL, eventuali pensioni e assegni per l’invalidità civile, i redditi soggetti a IRPEF, esenti da imposta. Sono considerati inoltre eventuali vincite corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche private e pubbliche, interessi postali e bancari ecc.

Inoltre si ha diritto ad ottenere la prestazione anche qualora il beneficiario abbia questi redditi. In particolare non fanno cumulo l’indennità d’accompagnamento per invalidi civili, ciechi e l’indennità di comunicazione, l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915/18. Nonché i trattamenti di fine rapporto e le sue eventuali anticipazioni, il reddito della casa d’abitazione e le competenze arretrate soggette a tassazione separata. Pertanto l’INPS paga l’assegno sociale anche a chi ha questi redditi.

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