Vivere una condizione di disabilità talvolta può rendere difficoltoso il regolare svolgimento delle attività quotidiane e lavorative. Pertanto il nostro legislatore ha previsto diverse misure volte a migliorare la qualità della vita delle persone fragili e dei familiari che le assistono. Inoltre il D. Lgs. n.105/2022 ha previsto importanti novità in materia di permessi ex Legge 104 in quanto si potrà dire addio al referente unico.
In particolare dal 13 agosto, su istanza di parte, più soggetti tra gli aventi diritto potranno fruire dei permessi alternativamente tra loro. Inoltre chi ha una disabilità può chiederne il riconoscimento e ottenere, in determinati casi di gravità, un riconoscimento economico pari a 290 euro. Mentre chi è incapace a compiere autonomamente le attività della vita quotidiana può ottenere l’indennità di accompagnamento pari a circa 525,00 euro al mese. Inoltre a determinate categorie di lavoratori cui è riconosciuto una certa percentuale di invalidità è riconosciuta la pensione di vecchiaia anticipata.
Chi sono i beneficiari
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In particolare l’ordinamento consente ai lavoratori che abbiano l’80% di invalidità riconosciuta di accedere alla pensione anticipatamente rispetto alla regola generale. Infatti la pensione di vecchiaia ordinaria consente l’accesso al compimento di 67 anni d’età e 20 anni di contributi. Mentre grazie a questa misura potranno andare in pensione gli uomini che hanno raggiunto 61 anni d’età e le donne con 56 anni d’età. Invece, in caso di non vedenti i requisiti anagrafici sono 56 anni per gli uomini e 51 anni per le donne. Per ottenere la pensione di vecchiaia anticipata, oltre all’invalidità pari all’80%, sono necessari i seguenti requisiti:
- essere lavoratori dipendenti del settore privato, ovvero iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria o a fondi sostitutivi;
- essere in possesso di una contribuzione al 31.12.1995;
- aver maturato 20 anni di contributi.
Pertanto non potranno accedere a tale forma di pensionamento i lavoratori autonomi né i pubblici dipendenti.
L’INPS paga la pensione 11 anni prima a chi presenta questa documentazione
Per accedere a questo tipo di pensione è necessario che la percentuale di invalidità riconosciuta dalla competente commissione medica, venga convalidata dagli uffici preposti dell’INPS. Il riconoscimento già ottenuto servirà agli uffici sanitari per valutare la percentuale d’invalidità e non determina già da solo l’accesso alla pensione anticipata. Inoltre questi lavoratori, per ottenere il primo rateo di pensione, dovranno attendere l’apertura di una finestra mobile di 12 mesi. Per richiedere il trattamento sarà necessario presentare domanda di pensione tramite il sito dell’INPS, oppure mediante il Contact Center o infine mediante Patronato. In tal modo pertanto l’INPS paga la pensione 11 anni prima in caso di invalidità non inferiore all’80%.
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