Il soggetto affetto da una patologia invalidante ha diritto a diverse misure assistenziali e a prestazioni economiche. Vi sono in particolare 3 malattie che danno subito diritto all’assegno d’invalidità INPS senza limiti d’età per uno o più trienni.Se la patologia persiste è infatti possibile rinnovare la richiesta e fruire degli aiuti finanziari anche per più tempo. Oltre a ciò i lavoratori che presentano limitazioni psicofisiche derivanti da alcuni disturbi possono beneficiare della Legge 104.
Il che equivale a dire che potranno richiedere permessi lavorativi senza riduzioni sullo stipendio e altre facilitazioni a livello fiscale. Nello specifico, con queste patologie la Legge 104 si ottiene con un semplice certificato medico senza visita della Commissione INPS. Anche i familiari che prestano assistenza ad un genitore anziano o ad un soggetto non più autosufficiente godono di particolati tutele.Persino chi non presenta patologie invalidanti di carattere permanente matura il diritto a sussidi finanziari.
Ricordiamo infatti che anche ai lavoratori senza Legge 104 spettano 500 euro per 12 mesi con questi problemi di salute. In presenza invece di peculiari condizioni cliniche è possibile richiedere un accertamento sanitario. Ciò soprattutto alla luce delle recenti disposizioni ministeriali relative ad alcune patologie di cui soffrono i soggetti di sesso femminile. Non a caso l’INPS paga immediatamente assegni di invalidità e Legge 104 alle donne anche per queste malattie croniche. Per ottenere il riconoscimento di benefici e agevolazioni devono sottoporsi ad una visita di accertamento da parte delle Commissioni mediche INPS. Dapprima però bisogna recarsi dal proprio medico per l’invio della documentazione sanitaria che attesti la presenza di minorazioni fisiche e/o psichiche. Per accelerare i tempi del pagamento delle prestazioni economiche a favore dei soggetti con disabilità l’INPS chiede l’invio immediato dei dati socioeconomici.
L’INPS paga immediatamente assegni di invalidità e Legge 104 alle donne anche per queste malattie croniche
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Il riconoscimento dell’invalidità civile spetta anche alle donne portatrici delle mutazioni generiche BRCA1 e BRCA2. Pur essendo sane, tali pazienti presentano una predisposizione genetica ai tumori al seno, all’ovaio e all’endometrio. Ciò significa che potrebbero sviluppare una malattia oncologica anche prima dei 30 anni. Inoltre alcune donne scelgono di sottoporsi ad una mastectomia preventiva per scongiurare l’insorgenza del tumore o l’eventuale ricomparsa dello stesso.
Nella Comunicazione tecnico-scientifica del 2019 l’INPS ha fornito chiarimenti sugli aspetti clinici e sulla valutazione legale relativi al rischio genetico. Le donne con mutazioni BRCA1 e BRCA2 potranno pertanto richiedere il riconoscimento dello stato di invalidità all’Ente previdenziale. Oltre a ciò potranno ottenere percentuali aggiuntive di invalidità relative alle ricadute psichiche della malattia anche se non dovessero sottoporsi a intervento chirurgico. Tali pazienti possono infine richiedere il beneficio della Legge 104 perché ad esse l’INPS riconosce lo stato di handicap grave. E ciò, lo ribadiamo, a prescindere dalla scelta di intraprendere la via della chirurgia preventiva.