Esistono diverse forme di malattie intestinali e del colon di differente complessità e grado di compromissione. In alcuni casi è possibile che la persona accusi stati patologici per i quali è possibile ricevere un sussidio economico da parte dell’Istituto di Previdenza Sociale. Stiamo parlando della pensione di invalidità civile che scatta in presenza di determinati requisiti che analizziamo di seguito. L’INPS paga 287 euro mensili a chi soffre di colite in questi casi.
Qual è la percentuale di invalidità che l’INPS riconosce per colite
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La colite è una malattia infiammatoria cronica che colpisce l’intestino crasso e può estendersi a tutto il colon. I sintomi tipici che si registrano in questi stati patologici sono: dolore addominale e crampi; gonfiore e flatulenza; diarrea e perdite mucose. Le persone che soffrono si un simile disturbo possono ottenere il riconoscimento di un certo grado di invalidità laddove la malattia arrivi a compromettere il funzionamento lavorativo. Tuttavia, tale diritto non determina automaticamente quello all’assegno di pensione di invalidità civile.
Le forme patologiche per le quali si riconosce l’invalidità sono in particolare: la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Queste due malattie intestinali infiammatorie, in ragione della loro tendenza a cronicizzare, possono ricevere il riconoscimento di invalidità. Secondo le tabelle ministeriali, è possibile assegnare a simili condizioni cliniche una percentuale di invalidità variabile tra il 21% e il 70%.
L’INPS paga 287 euro mensili a chi soffre di colite in questi casi
Affinché il soggetto affetto da colite possa richiedere la pensione di invalidità è necessario possedere un grado di invalidità non inferiore al 74% e fino al 99%. Dalle tabelle ministeriali, si evince che la sola colite non offre accesso alla domanda di pensione. Tuttavia, è frequente che simili condizioni cliniche si associno ad altre patologie o ingravescenze che potrebbero far aumentare la percentuale di invalidità. In questi casi, è possibile richiedere l’aggravamento e verificare il possesso dei requisiti amministrativi formali per la pensione di invalidità civile. Nel 2021 l’importo mensile del sussidio corrisponde a 287,09 euro.
Il limite di reddito personale per richiedere il diritto alla pensione di invalidità corrisponde a 16.982,49 euro annui. Rispettando i requisiti sanitari e quelli amministrativi è possibile presentare domanda all’INPS e ricevere il sussidio. Ricordiamo che alcune forme di agevolazioni sanitarie si ottengono anche con una percentuale di invalidità pari al 33%. Per conoscere i dettagli è possibile consultare l’articolo “A cosa si ha diritto con il 33% di invalidità INPS”.