La Legge di Bilancio 2021 ha riconfermato anche per quest’anno la grande opportunità per determinati soggetti di ottenere un’indennità fino al raggiungimento della pensione. Si tratta dell’Ape Sociale, una misura erogata dall’INPS a carico dello Stato a soggetti con determinate requisiti previsti dalla Legge con almeno 63 anni d’età. Viene corrisposta su domanda dell’interessato fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione. Nonché fino al conseguimento della pensione anticipata o d’un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la pensione di vecchiaia.
In particolare spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle sue forme sostitutive, alle gestioni speciali degli autonomi e alla Gestione Separata.
Quando ricorrono le condizioni per ottenere l’indennità?
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Costoro per avere diritto all’indennità dell’Ape Sociale devono trovarsi in determinate condizioni, in particolare devono:
- trovarsi in stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o per risoluzione consensuale o per scadenza del termine contrattuale. Purché, tra gli altri requisiti richiesti, abbiano un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- assistere da almeno 6 mesi un coniuge o parente convivente in situazione di gravità ex art.3, co.3 L.104/92 con almeno 30 anni di contributi;
- avere una riduzione della capacità lavorativa accertata superiore o pari al 74% con 30 anni di contributi;
- essere lavoratori dipendenti ed aver svolto da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7, una professione qualificata gravosa. Nonché avere un’anzianità contributiva di almeno 36 anni. Tra le professioni gravose rientrano i professori di scuola primaria, pre-primaria e assimilate, tecnici della salute, operatori della cura estetica. La Legge di Bilancio 2021 ha ampliato tale categorie e previsto una riduzione del requisito contributivo da 36 a 32 anni per gli operai edili e ceramisti:
- non essere titolari di alcuna pensione diretta.
L’INPS paga 1.500 euro al mese anche senza Legge 104 a questi lavoratori che inviano la domanda entro il 15 luglio
L’indennità è corrisposta mensilmente per 12 mesi fino all’età prevista per il conseguimento della pensione. È pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se inferiore a 1.500 euro. Mentre sarà pari ad euro 1.500 se la pensione risulta uguale o superiore a questo importo. Coloro che dovessero ritrovarsi nelle condizioni sopra descritte devono preliminarmente alla domanda di prestazione, presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio. L’INPS paga 1.500 euro al mese a chi invierà la domanda entro il 15 luglio 2022. Pertanto per non perdere quest’importante opportunità sarà necessario segnare questa data sul calendario. Mentre l’ultima occasione è fissata non oltre il 30 novembre 2022.
Infine per non perdere ratei di trattamento, contestualmente o nelle more dell’istruttoria della domanda di riconoscimento, il beneficiario potrà presentare domanda di accesso alla prestazione.
Entrambe le domande dovranno indirizzarsi alle sedi territoriali dell’INPS e presentate in modalità telematica.
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