A metà maggio il legislatore ha introdotto il Decreto Aiuti per dare una mano concreta a pensionati, famiglie e lavoratori. Il forte e generalizzato rialzo dei prezzi, unito alla stabilità dei salari, ha impoverito il potere d’acquisto dei cittadini. La misura introdotta dall’Esecutivo è del tipo una tantum, cioè un Bonus di 200 euro netti a una vasta platea di beneficiari.
Con l’approssimarsi di luglio iniziano a delinearsi le modalità di ricevimento del Bonus per i vari aventi diritto. Il percorso per riceverlo, infatti, non sarà uguale per tutti. Ad esempio l’INPS non darà i soldi del Bonus 200 euro ai lavoratori domestici privi di regolare contratto all’entrata in vigore del decreto.
Il Bonus 200 euro a pensionati
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Per quanto riguarda i pensionati si sa che i soldi arriveranno sul cedolino di luglio. Pertanto l’appuntamento con il Bonus dista appena 3 settimane, quando dal 1° di luglio ripartiranno i pagamenti delle nuove pensioni. Inoltre sempre nel prossimo pagamento arriveranno i soldi della 14° mensilità per chi rispetta i limiti reddituali.
I pensionati non devono fare nessuna domanda perché l’indennità sarà corrisposta d’ufficio dall’INPS. L’Ente di Previdenza verifica la situazione reddituale del pensionato (reddito IRPEF 2021 inferiore a 35mila euro) e procede all’accredito. Detta diversamente, quindi, non va fatta nessuna domanda per ricevere l’indennità.
La misura una tantum ai dipendenti
Neanche per i dipendenti, pubblici e privati, è prevista la produzione di apposita domanda da parte del lavoratore. I 200 euro netti in più arriveranno sulla busta paga di luglio, riconosciuti direttamente dal datore di lavoro. I soldi arriveranno una sola volta, anche nel caso in cui il lavoratore abbia più rapporti di lavoro.
È richiesta solo una dichiarazione del lavoratore a favore del datore di lavoro. In essa deve attestare di non essere beneficiario del Bonus perché appartenente ad altre categorie di beneficiari. In pratica egli deve dichiarare di non ricevere già il Bonus per altra via.
L’INPS non darà i soldi del Bonus 200 euro a colf, badanti e baby sitter se il contratto di lavoro non era attivo a questa data
Veniamo adesso alla categoria di colf, badanti e baby sitter. In questo caso il presupposto per ricevere il Bonus è la presenza di un contratto di lavoro attivo alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti.
Cioè alla data del 18 maggio 2022 questi lavoratori dovevano essere regolarmente assunti (uno o più rapporti di lavoro). I soldi arriveranno dall’INPS una sola volta, a prescindere dal numero di rapporti di lavoro in piedi alla data del 18 maggio. Tuttavia, questi lavoratori devono presentare apposita domanda per il tramite degli enti di Patronato.
Gli altri beneficiari che non dovranno fare domanda
Il Bonus arriverà sempre d’ufficio, dall’INPS, anche per i percettori RdC (sulla ricarica di luglio) e dell’indennità di disoccupazione NASPI e DIS-COLL. In questo caso lo stato di disoccupazione di riferimento è quello di giugno 2022. A seguire troviamo anche i percettori di disoccupazione agricola 2021.
Faranno domanda all’INPS, invece, gli autonomi con o senza partita IVA, i titolari di rapporto di lavoro co.co.co., gli stagionali. Lo stesso vale anche per i lavoratori dello spettacolo e gli incaricati alle vendite. In questi casi, però, si è in attesa di conoscere i tempi di erogazione dell’indennità e le modalità di presentazione della domanda.
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