L’INPS nel 2022 gli addetti ai lavori usuranti non concede solo pensione anticipata e altri benefici previdenziali ma anche quest’altra somma di denaro 

lavoratori

Al fine di tutelare in maniera efficace i lavoratori addetti a mansioni particolarmente dure, il legislatore ha emanato il Decreto Legislativo 67 del 2011. Tra i benefici previsti per i dipendenti adibiti a lavori usuranti c’è la possibilità di anticipare l’età pensionabile. Occorre, poi, tenere distinti gli addetti a lavori usuranti rispetto a quelli adibiti a lavori gravosi, infatti i primi godono di agevolazioni più consistenti.

Esiste una lista che elenca quali sono i lavori usuranti. Impiegati in compiti particolarmente usuranti, dipendenti notturni (sia a turni che fissi) e addetti alla linea catena. Ma anche conducenti di veicoli con almeno 9 posti destinati al servizio pubblico collettivo. Lavoratori di miniere, gallerie e cave, e anche i lavori in cassoni ad aria compressa. Oppure anche lavori svolti da palombari, attività lavorative svolte ad alte temperature, lavorazione del vetro cavo. Ma anche lavori da eseguirsi in spazi ristretti come la manutenzione navale, o nei pozzetti o intercapedini, oltre ad attività lavorative legate all’esportazione dell’amianto.

Si apre alla possibilità che spetti un’ulteriore somma

L’INPS nel 2022 gli addetti ai lavori usuranti non concede solo la pensione anticipata e altri benefici previdenziali, infatti la giurisprudenza apre a possibili compensazioni ulteriori. Infatti, con la sentenza numero 7058 del 2022, la Corte di Cassazione si è occupata del problema. I giudici hanno aperto alla possibilità che il datore di lavoro debba riconoscere ulteriori somme a questi dipendenti.

Non si tratta di infortuni o incidenti sul lavoro, che hanno una capacità invalidante immediata. La Corte ha analizzato il diverso caso in cui il dipendente, adibito a lavoro usurante, sostenga che quell’attività lavorativa gli abbia creato un danno. In particolare, il lavoratore ha sostenuto, nel caso in questione, che si trattasse di un danno al salute non immediato come l’infortunio sul lavoro. Ha spiegato che si trattava di un danno alla salute sviluppato nel tempo e da collegarsi alla pesantezza del lavoro e delle mansioni svolte.

L’INPS nel 2022 gli addetti ai lavori usuranti non concede solo pensione anticipata e altri benefici previdenziali ma anche quest’altra somma di denaro

Il lavoratore non potrà, però, limitarsi ad andare in giudizio semplicemente dicendo che il lavoro era gravoso e per questo gli ha causato un danno alla salute. In realtà, dovrà provare il nesso di causalità tra mansione svolta e danno subito. Detto più semplicemente dovrà provare che è stato effettivamente l’ambiente di lavoro nocivo a causargli il danno alla salute di cui si lamenta. Una volta provato questo il datore di lavoro avrà la possibilità di liberarsi dall’obbligo di pagare il risarcimento al dipendente.

Per farlo dovrà a sua volta dovrà provare di avere adottato tutti i mezzi e gli strumenti necessari per tutelare la salute del lavoratore. Tali mezzi e strumenti dovranno essere adeguati all’attività svolta dal lavoratore. Se il datore di lavoro non riuscirà a dare al giudice questo potrà essere condannato al risarcimento in favore del dipendente.

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