L’INPS invia a questi familiari con domanda entro novembre 1.500 euro al mese

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Assistere una persona cara non è semplice, spesso devono farsi tante rinunce e conciliare la vita personale e lavorativa diventa piuttosto difficile. Se poi le condizioni di salute si aggravano tutto diventa ancora più duro. Per questo il nostro legislatore ha previsto diverse forme di tutela e sostegno. Queste sono rivolte non solo verso chi soffre la condizione d’invalidità ma anche alle persone che se ne prendono cura. Si pensi alla possibilità di ottenere il rimborso di circa 400 per le spese sostenute per una badante, all’IVA agevolata per l’acquisto di auto. O ancora ai permessi dal lavoro e al congedo straordinario per i familiari che assistono coloro che hanno un’invalidità accertata.

Ma oltre a questi benefici, coloro che si prendono cura di un familiare con un’invalidità riconosciuta grave possono ottenere l’anticipo pensionistico, ovvero l’APE sociale. I lavoratori che assistono familiari colpiti dal Parkinson e riconosciuti invalidi con i requisiti della gravità possono pertanto accedere a tale beneficio.

L’INPS invia a questi familiari con domanda entro novembre 1.500 euro al mese

Assistere un familiare affetto da Parkinson richiede tantissime forze ed energie in quanto si tratta di una malattia neurodegenerativa, cronica e lentamente progressiva. Questa patologia coinvolge diverse funzioni motorie, vegetative, comportamentali e cognitive che impattano negativamente sulla qualità di vita di chi ne è colpito. Pertanto l’ordinamento riconosce ai malati di Parkinson oltre all’invalidità, anche altre agevolazioni come permessi per visite specialistiche, la trasformazione del contratto da full-time in part-time.

Tuttavia quando la malattia progredisce si può addirittura avere un’invalidità pari al 100% e bisogno di assistenza continua che solitamente viene prestata dai familiari. A tal proposito, costoro, in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi, possono accedere all’APE sociale. Si tratta di un’indennità a carico dello Stato corrisposta su domanda a soggetti con 63 anni d’età fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione.

Come chiedere l’anticipo pensionistico

L’indennità spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa. Nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione separata. Possono accedere all’APE sociale tra gli altri anche coloro che prestano assistenza, in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. In particolare coloro che assistono al momento della richiesta e da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente. Nonché un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbia compiuto 70 anni d’età. O nell’ipotesi in cui anch’essi siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

L’indennità decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda d’accesso al beneficio. È pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione o a 1.500 euro se la pensione è pari o maggiore. I soggetti interessati dovranno presentare domanda di riconoscimento delle condizioni d’accesso non oltre il 30 novembre. Le domande di riconoscimento delle condizioni e di accesso al beneficio dovranno essere trasmesse alle sedi INPS territorialmente competenti e presentate telematicamente. In tal modo l’INPS invia a questi familiari 1.500 euro al mese fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione.

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