In un momento storico in cui intravediamo l’inizio della ripresa economica italiana è molto importante il sostegno pubblico al mercato. Più in particolare sono molto importanti i sussidi statali verso i lavoratori e le aziende che, non per loro colpa, si trovano in situazioni di carenza o diminuzione del lavoro. A questo proposito due strumenti importanti sono i Fondi di integrazione salariale e i Fondi di solidarietà bilaterale.
Il Fondo di integrazione salariale è uno strumento introdotto nel 2016 per il sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa. In particolare per quei lavoratori che siano dipendenti di aziende non coperte dalla normativa di integrazione salariale. Questo Fondo comprende tutti i datori di lavoro, anche non organizzati in forma di impresa con almeno 5 dipendenti. Questi appunto non devono rientrare nel campo applicativo della cassa integrazione. Ed infatti, le causali per cui interviene il Fondo coincidono sostanzialmente con quelle della cassa integrazione. I Fondi di solidarietà bilaterale hanno fini coincidenti con i Fondi di integrazione salariale. Provengono, però, dall’accodo tra le organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative sul piano nazionale.
Il messaggio dell’Istituto
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È molto importante il messaggio 802 del 2022 dell’INPS. Questo riprende, amplia e precisa la Circolare 3 del 2022 del Ministro del Lavoro. In particolare, l’INPS ricorda come la Legge di Bilancio del 2022 abbia potenziato i Fondi di solidarietà bilaterale e i Fondi di integrazione salariale. Una delle novità più rilevanti è che dovranno aderire ai Fondi bilaterali anche i datori di lavoro con un solo dipendente.
Il punto più importante del messaggio riguarda la semplificazione. In particolare, l’INPS facilita l’accesso alle integrazioni salariali previste da entrambi i Fondi per le aziende in difficoltà. Questo attraverso un forte taglio della burocrazia. Queste modalità semplificate consistono soprattutto nella documentazione più snella da presentare per l’accesso al fondo e nel rinvio dell’informativa sindacale che segue alla richiesta. La semplificazione (rispetto alla procedura dell’articolo 14 D.lgs 148 del 2015) varrà per le domande presentate dal 1 gennaio fino al 31 marzo del 2022. Sarà estesa a tutte le durate e la causali delle richieste di accesso ai Fondi.
L’INPS facilita l’accesso alle integrazioni salariali fino a 1.200 euro, anche con pagamenti diretti, per datori di lavoro e lavoratori presentando questa richiesta
Il Ministero ha semplificato anche la documentazione da presentare per i datori di lavoro per le richieste di pagamento diretto. In via ordinaria, infatti, il pagamento dell’integrazione salariale viene fatto dai datori di lavoro e poi rimborsato attraverso i contributi dovuti. La legge, però, prevede che in caso di difficoltà documentate e su richiesta del datore di lavoro le Strutture territoriali possano effettuare pagamenti diretti ai lavoratori. Tra il 1 gennaio 2022 e il 31 marzo 2022, viste le difficoltà legate alla pandemia, i datori di lavoro potranno provare queste richieste in via semplificata. In particolare, con una semplice comunicazione che faccia riferimento alla crisi pandemica e alle difficoltà economiche ad essa legate.