Vivere una condizione di disabilità non è semplice nonostante l’affetto e il sostegno delle persone care. Talvolta anche le ordinarie attività della vita quotidiana possono diventare degli ostacoli insormontabili. Per questo il nostro legislatore ha previsto diverse forme di tutela per chi ha determinate patologie che impediscono o riducono la capacità lavorativa. Nonché il normale svolgimento delle azioni quotidiane. In particolare per le persone che non riescono a deambulare autonomamente o a compiere le azioni quotidiane è prevista l’indennità di accompagnamento. Ad esempio a chi soffre di diabete spettano in questi casi 525 euro oltre la pensione d’invalidità a prescindere dal reddito.
L’indennità d’accompagnamento viene erogata dall’INPS a qualsiasi età e a prescindere dal reddito dell’eventuale beneficiario. Come per il riconoscimento d’invalidità anche per l’indennità di accompagnamento è necessario presentare domanda all’INPS. Si tratta di una prestazione economica di circa 525 euro per 12 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Ma in via eccezionale, può essere erogata anche dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile.
L’INPS eroga un assegno di oltre 900 euro a chi soffre di questa condizione
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Inoltre il nostro sistema previdenziale concede un’indennità più elevata per coloro che sono riconosciuti ciechi assoluti. In particolare per coloro cui è stata accertata l’impossibilità a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o l’incapacità a compiere autonomamente le azioni quotidiane. Questa indennità alla pari di quella per l’accompagnamento spetta a prescindere dal reddito e dall’età del soggetto richiedente. Viene corrisposta per 12 mesi a partire dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda. Per il 2022 tale indennità ammonta ad euro 946,80. Tale indennità viene ridotta di 93 euro nel periodo in cui il beneficiario fruisce del servizio d’accompagnamento da parte di un volontario del servizio civile.
Come fare la domanda per ottenere l’assegno
Per ottenere l’assegno è fondamentale innanzitutto che la minorazione sia stata riconosciuta nel verbale rilasciato dalla Commissione medica dell’INPS dopo l’accertamento sanitario. La domanda potrà essere presentata online tramite il portale web dell’INPS accedendo con le proprie credenziali al servizio dedicato. Nonché mediante Patronati o associazioni di categoria come ANMIC, ANFASS, UIC, ENS. I minori titolari dell’indennità, al compimento del 18° anno dovranno presentare il modulo AP70 per l’erogazione della prestazione da maggiorenne, senza ulteriori accertamenti sanitari.
Nella domanda dovranno essere inseriti eventuali ricoveri, dati reddituali, eventuale svolgimento di attività lavorativa. Nonché dovranno specificarsi le modalità di pagamento e di un’eventuale delega alla riscossione da parte di un terzo o a favore delle associazioni. In tal modo l’INPS eroga un assegno di oltre 900 euro a chi vive questa condizione e presenta questa semplice domanda.
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