Il nostro legislatore da sempre ha previsto varie forme di tutela per le persone più deboli e fragili, nonché per coloro che li assistono. Ad esempio, arrivano 399 euro di rimborso per chi sostiene queste spese a favore dei familiari con Legge 104.
Nel corso degli anni, inoltre, il legislatore ha provveduto ad integrare la lista delle malattie che possono dare diritto all’invalidità. Ad esempio ecco le malattie diffuse dell’apparato digerente che danno diritto subito all’assegno d’invalidità INPS a qualunque età.
Tuttavia pochi sanno che con determinate situazioni di malessere si può avere diritto all’assegno di invalidità. Infatti l’INPS con mal di testa e depressione potrebbe riconoscere subito 287 euro mensili oltre la Legge 104. In particolare il legislatore contempla tra le malattie invalidanti anche la cefalea cronica e la depressione.
Due disturbi che possono diventare invalidanti
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È da poco più di un anno infatti che la legge riconosce la cefalea primaria cronica come malattia sociale. Questa legge arriva come una manna dal cielo per quanti soffrono di questa patologia che arriva a compromettere la sfera sociale e lavorativa di chi ne soffre.
Anche chi soffre di depressione può chiedere l’invalidità. Questa patologia infatti può manifestarsi in varie forme come la perdita dell’appetito, disturbi del sonno, stati di ansia e spesso porta al totale isolamento sociale. Quando si manifesta in forma continua rendendo inabile chi ne soffre si tratta di un vero e proprio disturbo depressivo che può dare diritto all’invalidità.
L’INPS con mal di testa e depressione potrebbe riconoscere subito 287 euro mensili oltre la Legge 104
La legge 81/2020 riconosce la cefalea primaria cronica, accertata da almeno 1 anno da uno specialista che ne attesti lo stato invalidante, come malattia sociale. In particolare, deve trattarsi di uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee. Si considera invalidante quando si manifesta come emicrania cronica e ad alta frequenza, cefalea cronica quotidiana, a grappolo cronica, nevralgiforme, emicrania continua o parossistica cronica.
Tuttavia il riconoscimento di una patologia come sociale non implica l’automatico riconoscimento di invalidità. Infatti, per ottenere quest’ultimo sarà necessario inviare all’INPS dapprima il certificato telematico del proprio medico, attestante la condizione. Successivamente presentare la domanda all’INPS e sottoporsi a visita medica da parte di una commissione che stabilirà la percentuale d’invalidità.
Allo stesso modo chi soffre di depressione può ottenere il riconoscimento d’invalidità a seconda della gravità. Questa patologia rientra tra le patologie presenti nelle linee guida dell’INPS. A seconda della gravità del disturbo, infatti, si riconosce un grado di percentuale. Anche in questa fattispecie, sarà necessario inoltrare telematicamente il certificato del proprio medico accertante lo stato dell’interessato. L’INPS poi comunicherà la data in cui quest’ultimo dovrà effettuare la visita con una apposita Commissione medica.
Qualora il verbale della Commissione medica dovesse avere un esito negativo, potrà presentarsi ricorso innanzi all’Autorità giudiziaria.
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