L’INPS chiarisce quanto costa fare l’ISEE 2021 al Caf o al Patronato a chi si chiede quanto si paghi la compilazione del modello. Con la consulenza dei nostri Esperti valuteremo ciò che l’Ente previdenziale ha comunicato nella circolare n. 2439/2019 in merito al pagamento dell’ISEE. Nel precedente articolo abbiamo indicato “Quali documenti servono per l’ISEE e per richiedere all’INPS bonus e reddito di cittadinanza?” . Ciò perché i sussidi, le indennità, gli assegni, i bonus e i diversi ammortizzatori statali raggiungono soltanto i contribuenti che si trovano in difficoltà economiche. Occorre rientrano in specifiche soglie reddituali per poter beneficiare degli aiuti finanziari che provengono dal Governo o dalle amministrazioni comunali.
Persino per ottenere un riduzione delle tasse universitarie bisogna calcolare e presentare l’Indicatore di situazione economica equivalente. Ciò perché questo strumento e, in particolare l’ISEE corrente, permette di fotografare un aggiornamento relativo alla condizione reddituale del dichiarante. Anche la richiesta di assegni per figli a carico, per il bonus natalità, per la pensione
di cittadinanza e di invalidità necessita della presentazione dell’ISEE. Conviene pertanto munirsi di certificazione per beneficiare di una serie di facilitazioni fiscali e integrazioni al reddito. E l’INPS chiarisce quanto costa fare l’ISEE 2021 al Caf o al Patronato per tutelare i contribuenti da eventuali soprusi e richieste illegittime.
L’INPS chiarisce quanto costa fare l’ISEE 2021 al Caf o al Patronato
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Proprio a seguito della stipula della convenzione fra INPS e Caf presente nella circolare 2439/2019, il contribuente non deve pagare per la compilazione dell’ISEE. Rivolgendosi tanto al Caf quanto al Patronato si ottiene a titolo gratuito un aiuto nella procedura da seguire per presentare la certificazione ISEE. Allo stesso modo non deve effettuare pagamenti il contribuente che riesce in piena autonomia a compilare l’attestazione ISEE direttamente tramite i servizi online INPS. Qualunque richiesta di compenso pecuniario da parte di Caf o Patronato risulta pertanto illegittima perché le disposizioni legislative prevedono la totale gratuità del servizio.