L’INPS chiarisce che questi lavoratori in cassa integrazione guadagneranno fino a 200 euro in più

INPS

Il 1° febbraio la Circolare INPS n. 18 ha fatto luce su alcune delle novità introdotte dalla recente Legge di Bilancio 2022 e dal Decreto Sostegni ter. Il riferimento attiene alla riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e i trattamenti di integrazione salariale.

In pratica arrivano nuove regole per il calcolo dell’assegno, il cui tetto viene rivisto e spostato al rialzo. Ma non per tutti, però: l’assegno diviene più robusto per i lavoratori che hanno retribuzioni comprese tra i 1.200 e i 2.159 euro. Il legislatore, infatti, ha allargato il tetto dei 1.199,72 euro a tutti i lavoratori, a prescindere dallo stipendio. Facciamo luce sulla materia e vediamo tutto con ordine.

I beneficiari delle integrazioni salariali

Una prima novità introdotta dal legislatore riguarda la platea dei destinatari delle integrazioni salariali. La Legge di Bilancio 2022 ha esteso CIGO e CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e Straordinaria), FSB (Fondi di Solidarietà Bilaterali) e FIS (Fondo di Integrazione Salariale) agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio.

Una seconda novità riguarda invece l’anzianità minima di per poter accedere all’integrazione salariale. Dal 2022 si passa dai vecchi 90 agli attuali 30 giorni di anzianità minima per avere diritto alla prestazione.

Vediamo quali lavoratori in cassa integrazione guadagneranno fino a 200 euro

Fino allo scorso anno gli importi della cassa integrazione tenevano conto della retribuzione dei lavoratori sospesi. Cioè vigeva il limite dell’assegno massimo a 998 euro per coloro i quali avevano stipendi fino a 2.159 euro. Invece a partire da 2.159 euro di retribuzione lorda in poi, il tetto era di 1.999,72 euro lordi mensili.

Grazie alle novità introdotte dal legislatore, l’INPS chiarisce che questi lavoratori in cassa integrazione faranno riferimento a un nuovo limite. Sparisce il tetto dei 998 euro, il quale viene portato per tutti a 1.999,72 euro lordi mensili (circa 1.130 netti).

I benefici economici varieranno in base alla retribuzione. Ad esempio per un lavoratore con 1.000 euro di stipendio non cambierà nulla rispetto allo scorso anno. Infatti l’80% di questo stipendio ricade nello stesso range di sussidio percepito anche nel 2021. Lo stesso discorso vale per le retribuzioni al di sopra dei 2.159 euro: in questo caso il tetto massimo è rimasto invariato.

Più interessante, invece, la situazione per le retribuzioni “medie”, dove l’assegno potrà arrivare fino a 200 euro lordi in più al mese.

Infine, e per tutti i lavoratori, abbiamo già visto quando chiedere un aumento di stipendio e provare a rendere più ricca la propria busta paga.

L’INPS chiarisce che questi lavoratori in cassa integrazione guadagneranno fino a 200 euro in più

In chiusura ricordiamo che la Circolare INPS chiarisce a partire da quando le nuove regole trovano applicazione.

In sostanza, solo per i periodi di sospensione o riduzione dell’attività aventi inizio dal 1° gennaio 2022 si applicano le nuove disposizioni. Restano escluse, quindi, le sospensioni di lavoro già giunte lo scorso anno e che continuano a produrre i loro effetti anche nel 2022.

Approfondimento

Questi lavoratori e questi genitori possono fare domanda per le borse di studio fino a 6.000 euro.

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