Il nostro legislatore consapevole dei costi e delle spese che ogni giorno le famiglie devono sostenere per il benessere della famiglia, ha previsto varie agevolazioni. Si pensi ad esempio alla possibilità di detrarre le spese mediche e le visite specialistiche, purché ovviamente si prestino le dovute attenzioni. Infatti, talvolta una piccola disattenzione come la mancata apposizione della marca da bollo da 2 euro sulle fatture potrebbe costarci una multa dall’Agenzia delle Entrate. Oppure si pensi al nuovo Bonus musica che consente alle famiglie di detrarre le spese che sostengono per incoraggiare la passione dei loro figli.
Tra le varie agevolazioni, il legislatore ha introdotto l’Assegno Unico, un sostegno economico per le famiglie con figli a carico fino a 21 anni.
Tuttavia l’INPS avverte che senza questi 3 requisiti si rischia di non ricevere l’Assegno Unico. Quest’ultimo riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, lavoratori autonomi, disoccupati, inoccupati, pensionati ecc.
A breve, pertanto, per chi ha già presentato la domanda arriverà da marzo il tanto atteso Assegno Unico e universale. Più precisamente i pagamenti saranno effettuati dal 15 al 21 marzo 2022, per tutti coloro che hanno presentato la domanda a gennaio e febbraio 2022. Dal 1° gennaio infatti, sul portale web dell’Istituto è disponibile la procedura per la presentazione delle domande per ottenere l’assegno unico.
L’INPS avverte che senza questi 3 requisiti l’assegno mensile alle famiglie non arriva e viene sospeso
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Per ottenere l’Assegno Unico è necessario presentare la domanda secondo le consuete modalità previste dall’Istituto, ovvero:
- mediante il sito web dell’INPS muniti di SPID, CIE o CNS;
- contattando il numero verde 803.164 o il numero 06.164.164;
- mediante enti di Patronato.
Con un comunicato stampa del 31 gennaio, in ordine all’assegno unico l’INPS avvisa che sono necessari al fine del suo riconoscimento alcuni dettagli importanti. Pertanto con il predetto comunicato fornisce i chiarimenti necessari affinché i richiedenti non cadano in errore e possano ottenere celermente gli importi loro spettanti.
L’INPS, nel precisare che la domanda può presentarsi entro giugno 2022 con gli arretrati da marzo, illustra i tre elementi che non devono assolutamente mancare. In particolare è necessario che il richiedente sia anche il titolare del conto corrente identificato dal codice IBAN indicato nella domanda.
In caso contrario l’INPS non potrà accreditare l’assegno sul conto di una persona diversa dal richiedente, anche qualora quest’ultimo dovesse risultare delegato alla riscossione. Tuttavia è possibile chiedere l’accredito su un conto corrente cointestato al beneficiario richiedente.
Sarà poi necessario controllare che il conto corrente su cui si chiede l’accredito sia attivo e intestato o cointestato al richiedente l’assegno. Infine bisognerà accertarsi che il codice fiscale del richiedente corrisponda a quello in possesso dell’Istituto di credito, ovvero corrisponda a quello dell’effettivo titolare del conto.
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