L’INPS accrediterà 2.215 euro per 24 mesi a lavoratori e pensionati che fanno domanda per questa patologia nel 2022

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Il nostro legislatore da sempre ha previsto diverse forme di tutela per i lavoratori, soprattutto qualora sopravvengano determinate situazioni. Si pensi alle varie agevolazioni per i lavoratori fragili o per i familiari di soggetti con disabilità, come la possibilità della pensione agevolata. O ancora le indennità previste in caso maternità e paternità per le quali per alcune categorie l’INPS pagherà 3 mesi in più d’indennità. Tra le indennità riconosciute dall’INPS, rientra anche l’indennità per malattia tubercolare. L’INPS annualmente provvede ad aggiornare gli importi dovuti correlati alla dinamica del trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Pertanto, l’INPS ha aggiornato gli importi in base alle percentuali indicate nel Decreto del Ministro delle Finanze di concerto con il Ministro del Lavoro. Per effetto di quest’ultimo, le percentuali di variazioni sono pari a +1,7% dal primo gennaio 2022 e allo 0% dal primo gennaio 2021.

L’INPS accrediterà 2.215 euro per 24 mesi a lavoratori e pensionati che fanno domanda per questa patologia nel 2022. In particolare con la circolare n.6 del 14 gennaio 2022 l’Istituto ha illustrato gli importi da corrispondere per il 2022 per quanto riguarda l’indennità antitubercolare.

Che cos’è l’indennità antitubercolare

Si tratta di un’indennità riconosciuta dall’INPS per il periodo delle cure ospedaliere, ambulatoriali o domiciliari. La sua finalità è quella di aiutare il lavoratore nelle cure necessarie che gli consentano di ripristinare il suo stato di salute. Sono infatti indennità sostitutive o integrative della retribuzione erogate dall’INPS al lavoratore dipendente e ai suoi familiari a carico. Nonché ai titolari di rendite o ai pensionati e ai loro familiari, in caso di malattia tubercolare.

L’indennità giornaliera è erogata durante il periodo di cura e di ricovero in ospedale qualora il lavoratore non abbia diritto all’intera retribuzione.

È prevista anche un’indennità post-sanatoriale, dal giorno successivo alla data della guarigione o stabilizzazione, qualora risultino almeno 60 giorni di cura e assenza dal lavoro. È prevista per un periodo di 24 mesi.

Dopo tale periodo, qualora la capacità di guadagno si sia ridotta a meno della metà, senza una normale retribuzione continuativa, l’INPS riconosce un’ulteriore misura. Ovvero un assegno di cura e sostentamento per 24 mesi rinnovabili.

L’INPS accrediterà 2.215 euro per 24 mesi a lavoratori e pensionati che fanno domanda per questa patologia nel 2022

Pertanto gli importi per l’indennità giornaliera spettante agli assistiti in qualità di assicurati dal primo gennaio 2022 è pari ad euro 13,73. Mentre quella spettante agli assistiti in qualità di familiari di assicurato, nonché ai pensionati o titolari di rendita e ai loro familiari è pari ad euro 6,85. L’indennità post-sanatoriale, giornaliera, spettante agli assistiti in qualità di assicurati è di euro 22,87. Mentre quella spettante agli assistiti in qualità di familiari dell’assicurato, nonché ai pensionati o titolari di rendita e ai loro familiari è di euro 11,44.

Infine l’assegno di cura o di sostentamento mensile, per il 2022 è pari ad euro 92,31, per un totale di euro 2.215 per 24 mesi, rinnovabili. L’aggiornamento sarà applicato dal primo gennaio 2022 anche per le indennità giornaliere spettanti agli assicurati nella misura pari all’indennità per i primi 180 giorni d’assistenza. Qualora l’indennità dovesse risultare inferiore all’indennità giornaliera pari ad euro 13,73, si applicherà quest’ultima.

Approfondimento

Oltre alla pensione d’invalidità i malati di Parkinson hanno diritto anche a queste agevolazioni 

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