L’INPS a questi cittadini eroga un’indennità di accompagnamento mensile di 525,17 o 946,80 euro e non serve l’ISEE 

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Il nostro ordinamento è molto attento a prendersi cura dei cittadini che si trovano in una condizione svantaggiata e necessitano di assistenza. Tra queste misure troviamo l’indennità di accompagnamento. Si tratta di una prestazione assistenziale non reversibile, come non sono reversibili le pensioni di queste coppie di fatto.

L’indennità viene riconosciuta agli invalidi civili al 100%, ai mutilati e ai ciechi assoluti. Detta diversamente, è un compenso speciale per chi assiste di continuo chi non è in grado di svolgere in autonomia le comuni incombenze quotidiane. Pertanto l’INPS a questi cittadini eroga un’indennità di accompagnamento al rispetto di alcuni criteri.

Requisiti e destinatari dell’indennità di accompagnamento

La misura prevede il rispetto di una serie di requisiti per poterla richiedere. Dalla loro definizione s’intuisce peraltro la platea dei destinatari dell’indennità INPS. Infatti possiamo dire che l’invalidità è una condizione necessaria ma non sufficiente per poter inoltrare la domanda.

Tra i requisiti da soddisfare vi sono anzitutto quelli di natura sanitaria che attestino l’inabilità al 100% del soggetto richiedente. Per percentuali di invalidità inferiori a questa soglia (ma superiori al 33%) si accede ad altre agevolazioni.

Nel dettaglio, hanno diritto alla prestazione i cittadini che:

  • sia stata loro accertata l’invalidità civile permanente del 100%;
  • siano impossibilitati a deambulare correttamente da soli, per cui necessitano di una persona costante che li accompagni. Inoltre, o in alternativa, devono trovarsi in una condizione di incapacità a compiere i comuni atti di vita quotidiana.

Il riferimento è alle comuni azioni che un soggetto normale di pari età sarebbe in grado di svolgere da solo. A causa dell’invalidità, però, necessitano di continuo sostegno da parte di un soggetto terzo che si occupi di loro.

L’INPS a questi cittadini eroga un’indennità di accompagnamento mensile di 525,17 o 946,80 euro e non serve l’ISEE

Non sono invece previsti requisiti minimi e massimi riguardanti l’età.

È invece richiesta la cittadinanza italiana o di un altro Stato UE ma che si risieda in Italia. Tradotto vuol dire che deve risultare l’iscrizione del richiedente presso l’anagrafe del Comune di residenza. Inoltre possono accedervi i cittadini extracomunitari stabilmente residenti e con permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo.

L’accesso all’indennità di accompagnamento non prevede l’obbligo di presentare l’ISEE del nucleo familiare. Il beneficio è infatti slegato dal reddito familiare e personale del disabile

Quanto all’importo, per l’anno 2022 esso è pari a 525,17 euro. Al pari delle altre forme previdenziali e assistenziali INPS, nel 2022 anche questo sostegno è stato adeguato al costo della vita. Il beneficio spetta infine per 12 mensilità, senza tredicesima.

Invece l’importo dell’indennità per i ciechi assoluti è più alto e pari a 954,30 euro mensili.

Approfondimento

Oltre all’assegno unico questi genitori possono chiedere la carta INPS e i soldi li ricarica lo Stato.

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