L’inimmaginabile multa salata che si rischia se si rinfresca l’auto in sosta in questo modo

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Il caldo può fare commettere imprudenze sulla strada, errori che costano caro. È il caso di una professionista che ha preso una multa con l’auto in sosta per un motivo che veramente pochissimi conoscono. 

A Fossano in un pomeriggio afoso di luglio, una professionista si sta recando al suo ufficio. Quando giunge sul posto, parcheggia regolarmente l’auto negli spazi comunali. Al suo ritorno nota sul parabrezza un foglio e scopre con sommo dispiacere che è una multa. Inizialmente rimane interdetta perché pensa sia per divieto di sosta e che quindi ci fosse un errore. Infatti aveva pagato regolarmente il ticket ed era convinta che non potesse essere scaduto. Poi guarda meglio e si accorge che la contravvenzione non è legata al mancato pagamento della sosta ma ad una violazione che quasi nessuno conosce.

La giungla del Codice della Strada con norme a volte sconosciute ai più

Il nostro Codice della Strada è quanto di più complicato ci possa essere. A volte scopriamo norme che chi viaggia sulle strade non conosce. Norme che a volte le stesse autorità che dovrebbero farle applicare non conoscono, così queste indicazioni e divieti diventano quasi lettera morta.

Non è stato così per chi ha elevato la multa alla professionista. Il dipendente comunale che ha fatto la contravvenzione ha dimostrato di conoscere molto bene il Codice della Strada. Ma cosa ha fatto di tanto grave l’automobilista per meritarsi una multa?

L’inimmaginabile multa salata che si rischia lasciando l’auto in sosta coi finestrini aperti

La professionista ha commesso l’errore imperdonabile di lasciare l’auto in sosta con tre finestrini aperti. Questo errore le è costato una ammenda di 29,40 euro, sanzione ridotta con il pagamento entro 5 giorni. Infatti esiste una norma del Codice stradale che non cita il divieto di lasciare i finestrini aperti, ma fa riferimento a comportamenti da adottare. Questo è l’articolo 158 comma 4. Ma cosa dice questo articolo?

L’articolo 158 regola la sosta degli autoveicoli. Al comma 4 spiega che durante la sosta il conducente dell’auto deve adottare opportune cautele nel parcheggio del veicolo. Questo per evitare possibili incidenti o l’uso del veicolo senza il suo consenso. Il dipendente comunale, un ausiliario, che ha elevato la contraddizione ha interpretato la norma in maniera estensiva.

Perché l’ausiliario ha elevato la multa alla professionista

Se ci pensiamo bene non è difficile capire il motivo della multa. Lasciare l’auto in sosta coi finestrini abbassati è imprudente perché permette l’introduzione nel veicolo di terzi. In questo caso si configurerebbe proprio quello che è scritto nella seconda parte del comma 4 dell’articolo 158. Infatti lasciando i finestrini aperti si favorisce un possibile uso del veicolo senza il consenso del conducente.

In teoria un buontempone potrebbe introdursi nell’auto, grazie al finestrino abbassato, e magari disinnescare il freno a mano dell’auto. Manovra che potrebbe mettere in pericolo chi circola nelle vicinanze in quel momento. Ipotesi improbabile ma possibile e che si è verificata a Cuneo nel 2011. L’inimmaginabile multa salata che si rischia per la violazione di questa norma va da 25 a 100 euro per i motoveicoli. L’importo sale da 42 a 173 euro per gli altri veicoli.

 

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