L’ultima settimana è stata ancora di passione per i mercati azionari. Gli investitori istituzionali si arrovellano sul dubbio che l’aumento dei tassi di interesse possa portare alla recessione. Venerdì le Borse europee hanno chiuso in leggerissimo guadagno ma in avvio di seduta hanno raggiunto minimi annuali. Anche Piazza Affari ha toccato il minimo dell’anno e adesso gli investitori hanno paura che la Borsa possa scendere ulteriormente. La violazione di un preciso livello potrebbe fare precipitare ulteriormente la Borsa italiana.
Incertezze sulla efficacia delle mosse anti inflazione
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Le domande che gli analisti si fanno è se l’incremento dei tassi di interesse possa veramente fermare l’inflazione. In particolare questo dubbio riguarda l’economia europea. In Europa la fiammata inflazionistica è soprattutto dovuta al rincaro dei beni energetici, quindi è una cosiddetta inflazione da prezzi e non da domanda. A giugno nella UE l’inflazione ha continuato a correre. I dati preliminari di Eurostat indicano un’inflazione annua nell’area euro all’8,6%, contro l’8,1% di maggio. In Italia l’inflazione è arrivata a un livello che non toccava da 36 anni. A giugno il rincaro dei prezzi nel nostro Paese ha raggiunto l’8% su base annua, contro il 6,8% del mese precedente.
La Banca centrale europea mostra una forte determinazione nel frenare l’inflazione. Un’analisi della banca olandese ING sostiene che la Banca centrale europea da qui alla fine dell’anno alzerà i prezzi di 1 punto percentuale. Il dubbio non è sulla determinazione della Banca centrale europea ma sull’efficacia di questa misura. Un aumento deciso dei tassi potrebbe non frenare l’inflazione ma portare in recessione l’economia europea.
L’inflazione impazza e a Piazza Affari salgono i timori dei risparmiatori per la Borsa se dovesse scendere sotto questo prezzo
In preda a questa incertezza le Borse europee e Wall Street sono in caduta da molti giorni. Per quanto ancora i mercati azionari potranno scendere? Secondo alcuni analisti le Borse continueranno a scendere finché non ci sarà chiarezza sulla capacità dell’economia di evitare la recessione. Oppure sulla certezza che si andrà in recessione.
Tutti gli occhi da diversi giorni sono puntati sulla Borsa USA. Wall Street è il mercato dell’economia più importante al Mondo ed è in grado di influenzare l’andamento delle altre Borse. In particolare gli analisti seguono con attenzione i movimenti dei prezzi dell’S&P 500 e monitorano due precisi livelli delle quotazioni.
Venerdì Milano ha chiuso con un rialzo dello 0,3%. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha terminato a 21.354 punti grazie a un recupero nella seconda parte della seduta. In avvio di giornata i prezzi sono scesi segnando il minimo dell’anno a 21.025 punti. L’inflazione impazza e a Piazza Affari adesso tutti gli occhi sono puntati su quota 21.000 punti. Se l’indice maggiore della Borsa italiana dovesse scendere sotto questo livello potrebbe arrivare rapidamente a 20.000 punti. Invece un ritorno sopra 22.000 punti potrebbe allentare la tensione rialzista. Ma solo con il superamento di 22.500 punti si potrà ipotizzare l’arrivo dell’inversione di trend.
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