Proprio ieri ci chiedevamo se la situazione grafica iniziasse ad essere preoccupante ed eravamo rimasti in attesa di studiare gli eventi che potevano profilarsi. Oggi ai primi prezzi di contrattazione di Wall Street chiudiamo le operazioni Long aperte il 23 dicembre in aperte rimaniamo Flat in ottica multidays.
L’inflazione e i tassi di interesse spaventano i mercati di Wall Street ma procediamo per gradi.
Alla chiusura di contrattazione del 5 gennaio i prezzi hanno segnato i seguenti valori:
Dow Jones
36.407,11
Nasdaq C.
15.100,17
S&P 500
4.700,58.
Ribasso per i primi 6 mesi e forse più nell’anno 2022?
Indice dei contenuti
Nelle prime due settimane dell’anno dovrebbe formarsi un massimo di periodo, per poi andare a formare i minimi dell’anno, su livelli superiori a quelli del 2021. La probabilità è che il minimo del 2021, ha rappresentato probabilmente quello dell’intero decennio (2021/2030).
Quali sono i livelli attesi per il 2022?
Dow Jones
area di minimo 33.267/34.973
area di massimo 40.123/42.094
Questa previsione verrà confermata fino a quando non si verificherà una chiusura mensile inferiore a 33.950.
Nasdaq C.
area di minimo 14.302/15.258
area di massimo 18.111/19.456
Questa previsione verrà confermata fino a quando non si verificherà una chiusura mensile inferiore a 14.178.
S&P 500
area di minimo 4.229/4.521
area di massimo 5.318/5.567
Questa previsione verrà confermata fino a quando non si verificherà una chiusura mensile inferiore a 4.233.
I supporti e resistenze del breve termine
Dow Jones
Tendenza ribassista di brevissimo fino a quando non si assisterà ad una chiusura giornaliera superiore ai 36.953. Ribassi duraturi solo con una chiusura settimanale inferiore a 35.954.
Nasdaq C.
Tendenza ribassista di brevissimo fino a quando non si assisterà ad una chiusura giornaliera superiore ai 15.587. Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 15.902.
S&P 500
Tendenza ribassista di brevissimo fino a quando non si assisterà ad una chiusura giornaliera superiore ai 4.798. Ribassi duraturi solo con una chiusura settimanale inferiore a 4.734.
Proprio ieri, anzi nei giorni scorsi più volte, abbiamo messo l’accento sulla debolezza del Nasdaq C.. Situazione grafica questa, che nelle serie storiche, ha portato quasi sempre a ritracciamenti/correzioni anche rilevanti.
L’inflazione e i tassi di interesse spaventano i mercati di Wall Street. Questo è il momento di vendere Apple?
Torniamo a occuparci di questo titolo che rimane sempre sotto i riflettori degli investitori.
Il titolo Apple (NASDAQ:AAPL) ha chiuso la seduta del 5 gennaio al prezzo di 174,92 dollari in ribasso del 2,66% rispetto alla seduta precedente. Nel corso dell’anno 2021, ha segnato il minimo a 115,67 e il massimo a 192,13.
La strategia di investimento
Ecco le nostre proiezioni per l’anno 2022:
area di minimo 143/163,55
area di massimo 206,75/218,97.
Tendenza di breve ribassista. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale inferiore a 177,07, i prezzi potrebbero continuare a salire in poche settimane verso l’area di 191 e poi 200,5 dollari. Attenzione, ai livelli attuali si segnala sopravvalutazione rispetto al fair value e oscillatori in ipercomprato e pertanto si sconsigliano ai livelli attuali acquisti in ottica di medio lungo termine. Potrebbe già essere iniziato una correzione, che verrà negata solo con una chiusura settimanale superiore a 181,33.