L’incredibile taglio alle cartelle esattoriali sarà automatico, ecco cosa fare per tutelarsi

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Sono in tanti i cittadini in attesa del maxi Decreto che cancella dimenticanze, mal di pancia e contestazioni. Insomma cancellerà le cartelle esattoriali fino al probabile importo di euro 5.000 e fino al 2015. Però, considerando che l’incredibile taglio alle cartelle sarà automatico, ecco cosa fare per tutelarsi. La redazione di ProiezionidiBorsa indicherà in pochi minuti quali saranno le necessità dei lettori in tale ultima ipotesi.

Facciamo un passo indietro. La situazione di stallo del recupero pratiche dell’amministrazione finanziaria, in combinato con la crisi, costringe a riflettere sull’opportunità tecnico-politica di un condono. Nel conflitto di interessi tra l’equità di trattamento e la citata opportunità tecnico-politica, si dovrà cedere il passo alla seconda. Le cartelle esattoriali fino al 2015 con importo fino a 5.000 euro, se pur occupano il 7/8% dei crediti in essere, creano una difficile gestione. Ciò deriva dal carico di lavoro per la gestione di un asset che potrebbe non portare i frutti attesi, ovvero il recupero.

Le priorità dell’Agenzia delle Entrate incontrano le esigenze dei contribuenti

Perciò si coglierà tale opportunità, consentendo tra l’altro all’Agenzia delle Entrate di concentrarsi su tutte le attività extra, generate dalla pandemia. Nell’articolo, In arrivo indennità e contributi a fondo perduto per tanti, potenziati dal Decreto Sostegni, si approfondisce il tema.

Se l’obiettivo dell’Amministrazione finanziaria è anche quello di snellire l’attività amministrativa, si comprende la decisione di creare un automatismo nella cancellazione. In particolare, non bisognerà creare un format di domanda, la successiva acquisizione e il monitoraggio delle stesse. In tal modo non si dovranno gestire le cartelle rimanenti per le quali il debitore non ha fatto domanda di condono.

L’incredibile taglio alle cartelle esattoriali sarà automatico, ecco cosa fare per tutelarsi

Quindi il Consiglio dei Ministri varerà, con grande probabilità, uno stralcio delle carte in modalità automatica. La platea interessata (praticamente tutti), imprese, professionisti e privati non dovranno presentare domande. Ma come fare a tutelarsi? Come capire se lo stralcio successivo avrà interessato tutti i propri debiti?

Chiaramente, il limite è il 2015 e soprattutto nei casi complessi sarà necessario verificare le notifiche, le compiute giacenze ecc. Di seguito le due attività consigliate:

  1. fase ante Decreto. Verificare tutte le cartelle fino al 2015 e classificarle in base al tipo di tributo (ancora incerto se il condono sarà omnibus). Come? Sul sito dell’Agenzia delle Entrate accesso alla pagina, controlla la tua situazione. L’accesso, consentito con SPID o CIE consentirà di verificare l’ammontare totale dello scaduto. Una volta scaricato l’estratto conto delle cartelle, sarà opportuno classificarle per importo e natura, indicando le date delle notifiche accanto;
  2. fase post. Non è chiaro se l’amministrazione effettuerà comunicazioni personalizzate, quindi l’unico controllo sarà l’accesso all’area e verificare l’effettiva cancellazione. Si confronterà quindi la nuova situazione con quella pre-Decreto.

Atteso che l’incredibile taglio alle cartelle esattoriali sarà automatico, ecco cosa fare, quindi, per tutelarsi.

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