L’importanza dello spuntino nella dieta: perché non rinunciarci per migliorare la silhouette

L’importanza dello spuntino nella dieta-proiezionidiborsa.it

Lo spuntino tra un pasto e l’altro continua a far discutere. Per qualcuno è deleterio, per altri devono essere addirittura 2, uno a metà mattina e uno al pomeriggio. Bisogna resistere o mangiare qualcosa quando lo stomaco comincia a borbottare? Gli studi di Harvard ci vengono in aiuto.

Gli studi fatti dagli addetti commerciali negli Stati Uniti hanno dimostrato che quando si parla di snack, sono biscotti, patatine e gelati a prevalere. Lo snack in America corrisponde al nostro spuntino non alla barretta di cioccolato che sballa completamente il conteggio calorico. Eppure gli americani amano mangiare cibi calorici tra un pasto e l’altro anche se la distribuzione dei pasti principali è diversa dalla nostra. La colazione è più importante e si cena in maniera abbondante molto presto la sera. Il momento dello snack è il pranzo.

In Europa si preferisce rimanere con pranzo e cena come pasti principali, avere la colazione equilibrata e 2 spuntini con cui integrare fibre, calcio e vitamine grazie a frutta, frutta secca e yogurt. Gli studi di Harvard hanno evidenziato come non sia chiaro se gli spuntini incidano sulla nostra silhouette. A meno che non siano poveri di grassi saturi, di zucchero e di sodio. Gli spuntini ci danno il 10% delle calorie giornaliere e per questo le linee guida per gli americani suggeriscono di consumare verdure crude, frutta fresca, noci e yogurt bianco.

Italia vs Stati Uniti

L’importanza dello spuntino nella dieta avvicina gli Stati Uniti alle abitudini europee e italiane e non viceversa. Perché i cibi consigliati dagli studiosi sono quelli che rappresentano una base per la dieta mediterranea. Verdure cotte e crude, frutta e frutta secca, latte e yogurt sono cibi che in Italia raggiungono qualità molto elevate, sono consumate costantemente e soprattutto durante gli spuntini. Anche dagli sportivi. E questo ci permette di fare 2 pasti in più al giorno, placare la fame con poche calorie, evitare che lo stomaco borbotti.

Secondo gli studiosi di Harvard, 2 spuntini ipocalorici danno una sferzata di energia tra i pasti, permettono di tenere sotto controllo il glucosio nel sangue, ci evitano di abbuffarci tra un pasto e l’altro. Anche quando stiamo affrontando un brutto periodo, abbiamo problemi fisici o siamo malati, questi cibi mangiati durante gli spuntini ci aiutano a non perdere l’abitudine di mangiare. Spesso i disturbi alimentari vengono superati anche grazie all’aiuto di frutta, verdura, frutta secca e yogurt perché il fisico li assorbe con maggiore facilità rispetto ad altri alimenti. Come dovremmo regolarci quindi?

L’importanza dello spuntino nella dieta, mangiare con criterio

Analizziamo la nostra giornata tipo e individuiamo i momenti in cui potremmo avere la tentazione di abbuffarci, potremmo avere cali di energia, necessità di cibo extra. Quello è il momento giusto per uno spuntino. Se ci accorgiamo che stiamo mangiando fuori pasto per noia, nervosismo o eccitazione allora stabiliamo degli orari fissi, per esempio 10 del mattino e 4 del pomeriggio. Gli stati d’animo richiederanno meno cibo se abbiamo appena mangiato.

Assumiamo sempre proteine, fibre naturali e cereali integrali e sostituiamo il sapore dolce dello zucchero con prodotti ipocalorici. Mele, banane, anguria e melone sono frutti che possono rappresentare uno spuntino dolce. Così anche noci, nocciole e mandorle. Se ci piacciono i crackers mangiamo quelli integrali, se ci piacciono le consistenze cremose scegliamo ricotta e humus oltre allo yogurt bianco. Se ci piace il salato, i ceci arrostiti e il burro di noci sono valide alternative. Non dimentichiamo mai avocado e kiwi e possiamo fare uno sgarro ogni tanto. In questo caso il cioccolato fondente ci aiuterà a limitare le calorie assunte.

Lettura consigliata

La spiaggia più esotica della Lombardia è a 20 minuti da Milano e la sua sabbia bianca non scotta!

Consigliati per te