È tempo di pensare al riscaldamento invernale. Purtroppo la complicata situazione internazionale ci fa temere restrizioni dei consumi energetici o aumenti vertiginosi di gas, pellet e legna. Molti italiani avranno usufruito del Superbonus e degli altri ecobonus per rendere più efficiente da un punto di vista energetico le proprie abitazioni. Altri avranno adottato soluzioni alternative come i pannelli radianti svedesi. Per chi, invece, avesse un riscaldamento a radiatori o termosifoni ci sono dei metodi e dei dispositivi per renderli più efficienti e aumentarne la resa. Vediamo quindi alcuni trucchi semplicissimi e facciamo la conoscenza di alcuni dispositivi che da anni usano nel Nord-America contro il freddo.
L’idea per risparmiare in bolletta recuperando il calore disperso dai radiatori
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Soprattutto nelle case costruite prima degli anni duemila, i radiatori erano posti esattamente sotto le finestre, il punto di maggior dispersione termica. Inoltre in molti casi venivano posti sotto la mensola della finestra o in una nicchia e parte del calore prodotto veniva disperso. Per ovviare a questo problema troviamo in commercio i pannelli termosifoni riflettenti. Basta inserire questi pannelli flessibili dietro al radiatore e sino alla base della mensola al di sopra di questo.
In questo modo il calore verrà indirizzato verso la stanza e in parte le dispersioni verranno diminuite.
In alternativa al pannello termoriflettente si può utilizzare anche la carta stagnola.
Ricordiamo inoltre che dai termosifoni va fatta uscire l’aria prima dell’accensione stagionale.
Come risparmiare con i termosifoni e consumare meno
I dispositivi di cui parleremo sono utilizzati da anni in Canada e negli Stati Uniti e possono veramente farci risparmiare soldi in bolletta. Si tratta di semplici ventole per termosifoni che recuperano il calore prodotto da questi ultimi e lo diffondono nella stanza. Sappiamo bene come l’aria calda si stratifichi nella parte alta degli ambienti e in basso rimanga l’aria fredda. Questi dispositivi impediscono tale stratificazione spingendo l’aria calda nella stanza non verso l’alto. Pur lasciando la valvola termostatica impostata sulla stessa temperatura, l’utilizzo delle ventole fa aumentare i gradi della stanza da 2 a 3 punti. Quindi se impostiamo la valvola sui 19° potremmo avere un aumento della temperatura fino a 21° solo con l’utilizzo di queste ventole.
Oltre a sfiatare i termosifoni, utilizziamo le ventole spandicalore
Le ventole tangenziali per termosifoni, anche dette spandicalore o booster per radiatori hanno un funzionamento elettrico. Consumano pochissimo, circa 3 watt e possono essere accese manualmente o impostando il termostato. In questo caso quando raggiungono una temperatura dai 20° in poi, ossia quando si accende il termosifone, si azionano di conseguenza. Sono reperibili nei negozi di idraulica oppure on line. Meno frequenti nel nostro Paese ma molto utilizzati all’estero sono i modelli di ventole da porre sotto ai termosifoni. In questo modo si potenzia il calore prodotto “soffiandolo” verso la stanza. Per ottenere il risultato sperato le ventole devono coprire almeno l’80% della lunghezza del termosifone.
A cosa prestare attenzione
Nel caso di soggetti allergici meglio evitare, comunque in linea generale, l’utilizzo di dispositivi a ventola che potrebbero muovere la polvere. Per quanto concerne, invece, il tipo di termosifoni su cui si può porre la ventola, dobbiamo evitare i radiatori ad olio o a funzionamento elettrico.
Consigliamo inoltre di leggere le disposizioni contenute nei foglietti d’istruzione e chiedere consiglio al proprio caldaista in quanto ogni modello ha caratteristiche diverse.
Se temiamo i rincari di gas e pellet, ecco l’idea per risparmiare in bolletta recuperando il calore disperso dai termosifoni.
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