Licenziamenti bloccati fino al 16 maggio

cassa integrazione

Licenziamenti bloccati fino al 16 maggio?

Il Decreto Cura Italia, approvato a marzo, ha stabilito un cuscinetto anche per le posizioni lavorative messe a rischio dal coronavirus. In proposito, il governo, prevenendo le conseguenze che sarebbero scaturite dalla sospensione di quasi tutte le attività del paese, ha imposto il divieto di licenziamento per ragioni economiche, fino al 16 maggi. Le imprese, naturalmente, a tutti i livelli, hanno subito ingenti perdite, trovandosi dalla mattina alla sera chiuse a causa dell’emergenza sanitaria.

I danni economici causati dall’inattività ammontano a milioni di euro e sono destinati a proiettarsi nel prossimo futuro, con ulteriori perdite. Quindi, certamente, la maggior parte delle attività avrebbe proceduto al taglio dei costi, licenziando parte o tutti i dipendenti, a causa della crisi economica. Tuttavia, il blocco riguarda solo i licenziamenti per giusta causa oggettiva, dovuti a ragioni economiche ma non quelli fondati sul giustificato motivo soggettivo. Pertanto, in caso di comportamenti gravi del dipendente che minano il rapporto di fiducia o integrino un grave inadempimento, il datore potrà procedere al licenziamento.

Cosa ne sarà dei lavoratori? Licenziamenti bloccati fino al 16 maggio

Il blocco dei licenziamenti sarà valido fino al 16 maggio ma, dopo questa data, non si sa ancora quale tutela verrà apprestata per i lavoratori. Gli scenari ipotizzabili possono essere diversi. non sarebbe ragionevole pensare che il governo li abbia accompagnati fino a quella data, per scaricarli poi, inesorabilmente, dopo il 16 maggio. Infatti, non e’ pensabile che il coronavirus si arresti di colpo a metà maggio, senza ulteriori effetti. Gli scienziati e le evidenze fattuali dimostrano che la strada verso la salvezza sarà lunga e perigliosa, piena di sacrifici e rinunce.

Pertanto, si ritiene che verrà previsto un ulteriore intervento a difesa dei lavoratori  licenziati, attraverso la cassa integrazione. Oppure, si garantiranno incentivi alle imprese che mantengono la forza lavoro, proprio per fare in modo che esse possano ammortizzare i costi dei dipendenti.

Ad oggi, una decisione non è stata ancora adottata ma come per tutti gli altri settori, la legislazione di emergenza e’ in continua evoluzione e i decreti si avvicendano a cadenze alquanto brevi. Pertanto, a seconda di come evolverà la situazione “coronavirus” si procederà sul sistema delle tutele e dei diritti. quindi, possiamo dire che le misure che verranno adottate dopo il 16 maggio, saranno quelle che l’epidemia renderà più opportune.

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