Libri dimenticati in casa che valgono oro. Se li hai non portarli sotto l’ombrellone, sei già ricco

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È estate e non vediamo l’ora di scendere in spiaggia, metterci all’ombra e leggere un buon libro. Ne abbiamo preso uno a caso nella vecchia libreria dei nostri genitori. Che errore. Potremmo aver preso un’edizione rara che vale tanti soldi e rischiamo di rovinarlo. Controlliamo bene se non siamo esperti.

Ci sono alcuni libri che abbiamo in casa e che giacciono dimenticati da tempo. Alcuni di loro potrebbero valere una fortuna. Come facciamo a saperlo? Dobbiamo innanzitutto ricordare che non sono solo le prime edizioni a valere molto ma anche le prime edizioni pubblicate in ogni singolo Paese. Le prime edizioni sono considerate come filoni aperti che modificano il loro valore a seconda del periodo e delle ricerche fatte dai collezionisti. Sono opere che per il mercato non muoiono mai.

Il rapporto tra domanda e offerta quindi incide sul valore del libro così come rarità e condizioni. Se un libro è una prima edizione autenticata e si trova in ottime condizioni ha certamente un suo valore importante. Se si tratta di un libro raro può valere come oro. Cosa significa libro raro? Significa che è antico, può essere considerato come un manufatto, in ogni caso è stato stampato non oltre il 1830.

La letteratura italiana del Novecento vale

Libri dimenticati in casa che valgono oro? Chi ha la fortuna di avere nonni e genitori che li hanno collezionati nel tempo, avrà più possibilità di fare bingo. Soprattutto se erano appassionati di letteratura italiana. Una copia di Se questo è un uomo di Primo Levi stampata nel 1947 nella collana Leoni di Ginzburg è stata venduta all’asta al prezzo di 999 euro e oggi potrebbe valere più di 2.000 auro. Le prime edizioni di La figlia di Iorio di Gabriele D’Annunzio e L’odore dell’India Pierpaolo Pasolini potrebbero essere messi all’asta per più di 3.000 euro. La prima edizione di Ossi di Seppia di Eugenio Montale del 1925 potrebbe valere più di 5.000 e avere mercato internazionale.

Il dubbio è vendere oppure tenere un oggetto che oltre al valore ha anche un prestigio e che tenere in casa è una soddisfazione come poche. Ognuno sceglie in base alle proprie esigenze. Siamo italiani e magari teniamo di più ai libri degli autori che abbiamo studiato da piccoli. Per quelli stranieri potremmo fare un ragionamento a parte. E allora dobbiamo sapere che le prime edizioni di Tolkien sono molto ricercate dai collezionisti. Lo Hobbit del 1937 è stato veduto all’asta per più di 70 mila euro. Se abbiamo qualche edizione di quegli anni potremmo monetizzare.

Libri dimenticati in casa che valgono oro, facciamo dei tentativi

L’horror attrae sempre ma deve essere di qualità. Stiamo attenti a tutte le edizioni di Stephen King che abbiamo in casa. Le prime edizioni di Misery valgono una fortuna perché si tratta di un libro cult che ha acquistato valore anche come reperto. Per gli appassionati del settore si tratta di perle rare da avere a tutti i costi. Anche il Miglio verde ha acquistato valore dopo l’uscita del film con Tom Hanks.

Dare un prezzo a questi libri è davvero difficile. Potremmo sbagliare e se lo facciamo in eccesso poco male, ma se svendiamo il nostro tesoro a causa dell’ignoranza commettiamo un doppio peccato. Che fare? Il modo migliore è seguire 2 vie. Informiamoci prima attraverso una ricerca su internet per capire se su un determinato libro possiamo investire tempo e risorse. Quindi andiamo da un antiquario se il libro è stato stampato nei secoli precedenti. Se invece l’opera è moderna possiamo provare a fare una ricerca sui siti come eBay e osservare i prezzi di libri simili. Quindi possiamo provare a mettere all’asta il libro a un prezzo che ci soddisfa anche se alto e correggere il tiro in seguito alle reazioni degli appassionati collezionisti.

 

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