Libretto ritirato e oltre 1.700 euro di multa per il conducente che non porta a bordo questo certificato o che non aggiorna questo documento

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Le auto si costruiscono di serie, a meno che non si tratti di quelle di lusso fatte su richiesta e misura da un cliente. Auto queste naturalmente, non alla portata di tutti. Per le auto prodotte di serie, si prevede la possibilità di aggiungere optional e di modificarle, ma questo avviene sempre secondo le regole della casa madre. In pratica, mettere mano al veicolo, cambiando più o meno radicalmente alcune caratteristiche della casa costruttrice, può essere fatto, ma occorre sapere bene cosa e come fare e soprattutto, occorre munirsi di tutta una documentazione particolare. Anche perché il Codice della Strada è rigido in materia e prevede sanzioni pesantissime per i trasgressori.

Libretto ritirato e oltre 1.700 euro di multa per il conducente che non porta a bordo questo certificato o che non aggiorna questo documento

È compresa tra 430 e 1.731 euro la multa prevista per chi non aggiorna la carta di circolazione dopo aver modificato alcune parti dell’auto. Le modifiche devono riguardare quelle che il Codice della Strada chiama caratteristiche funzionali e di costruzione. Sono gli articoli 71, 72 e 78 a prevedere le direttive da seguire in materia.  Il Ministro dei Trasporti in solido con il Ministro dell’Interno sono gli organismi che devono stabilire, tramite atti ufficiali quali e quanti dispositivi supplementari è possibile montare sui determinati veicoli. L’omologazione di determinati dispositivi stabilita dal MIT, obbliga gli automobilisti all’intervento burocratico, cioè a recarsi in Motorizzazione per adempiere all’aggiornamento.

Come adempiere all’obbligo di omologazione

L’aggiornamento della carta di circolazione quindi, scatta nel momento in cui si modifica l’auto dotandola di dispositivi non previsti originariamente dalla carta di circolazione o di una misura non prevista. In pratica, non è necessario andare a modificare tutto il telaio per finire in questo obbligo di registrazione dei cambiamenti. Essere colti in flagrante, magari da un posto di blocco delle Forze dell’Ordine con un veicolo non conforme e senza il certificato di omologazione porta ad oltre 1.700 euro di multa. L’operazione deve essere portata a termine entro 30 giorni dall’avvenuta modifica, cioè da quando l’officina autorizzata dalla Motorizzazione, rilascia il certificato di conformità ai lavori effettuati. Durante questi 30 giorni il certificato dell’officina basta per evitare la sanzione. Si ricorda che oltre alla pesante multa, si prevede l’applicazione della sanzione accessoria del ritiro del libretto di circolazione.

Cosa fare con una auto modificata acquistata all’estero

La procedura e ciò che prevede il Codice della Strada valgono anche se l’auto acquistata è già profondamente differente dall’originale. Per l’acquisto di un’auto usata si dovrebbe verificare che l’aggiornamento della carta di circolazione sia stato effettuato dal vecchio proprietario. Un caso particolare in materia, è l’acquisto di una auto usata all’estero. Specie in Germania, le auto sono spesso molto particolari e si differenziano da quelle acquistate in Italia. È evidente che in questo caso viene meno la certificazione dell’officina accreditata dal Ministero dei Trasporti. Ma in questo caso si può utilizzare il TUV, che è una società privata tedesca che fa omologazioni. Questa è riconosciuta dal MIT per la Legge di reciprocità che consente di circolare in Italia con un veicolo ritenuto a norma in un Paese UE.

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