Pochi dolci come questo sanno rappresentare alla perfezione semplicità e gusto. L’odore delle crostatine di Sezze rimanda all’autenticità dei profumi emanati dai forni di un tempo.
Buone, aromatizzate, friabili, queste tipicità laziali sono ottime tanto per la colazione quanto per una merenda pomeridiana. In alternativa, consigliamo di consumarle al posto delle solite pastarelle o dell’immancabile cabaret di mignon.
Allora, per cambiare, liberiamo spazio in tavola alle crostatine di Sezze da gustare dopo il pranzo domenicale. Vediamo la ricetta.
Bontà e semplicità in pochi ingredienti
Indice dei contenuti
a) 500 grammi di farina 0,
b) cinque tuorli d’uovo più l’albume di un uovo;
c) 250 grammi di zucchero;
d) 150 grammi di strutto;
e) scorza di un limone biologico;
f) confettura di visciole, quanto basta;
g) un pizzico di bicarbonato;
h) burro, quanto basta.
La preparazione dolciaria laziale
Per preparare l’impasto sarebbe meglio avvalersi dell’ausilio di una planetaria. Altrimenti facciamo tutto a mano. Prendiamo i nostri ingredienti: farina, 5 tuorli d’uovo, strutto, zucchero, scorza di limone biologico e circa mezzo cucchiaino di sale.
Lavoriamo gli ingredienti fino a ottenere un panetto omogeneo. Lasciamo riposare l’impasto in frigorifero per circa trenta minuti. È raccomandabile ricoprirlo con della pellicola.
Trascorso il lasso di tempo necessario, riprendiamo a lavorare l’impasto. Lo stendiamo su di un piano infarinato. Quindi, prendiamo degli stampini per ricavare le crostatine. Vi facciamo aderire bene ai bordi la pasta dopo averli imburrati.
Cospargiamo la pasta con della confettura di visciole fresca, meglio se artigianale. Poi, ricaviamo le classiche fettucce di pasta da sovrapporre alla confettura. Per ultima cosa, usiamo l’albume di un uovo da spennellare sopra le crostatine. A questo punto manca solo la cottura.
Inforniamo le nostre crostatine a 180 gradi. Il tempo di cottura varia dai venticinque ai trenta minuti. Dopo averle sfornate, liberiamo spazio in tavola alle crostatine di Sezze da gustare dopo il pranzo domenicale. Una ricetta gustosa che coniuga semplicità e tradizione in pochi ingredienti.
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