Da alcuni mesi tutti noi abbiamo vissuto un’esperienza in comune: l’inasprirsi delle campagne di telemarketing. Non è raro infatti ricevere tantissime chiamate sul cellulare, da numeri sempre differenti, con l’intento di vendere qualche genere di servizio.
Ma non solo: comunicazioni indesiderate e spesso inutili invadono anche la nostra casella di posta.
Questo fenomeno, però, oltre a risultare fastidioso, può anche rendere più difficile identificare le mail propriamente pericolose.
Per questo oggi parliamo di un modo per capire come distinguerle in maniera efficace. Infatti è possibile liberarsi delle mail spam e scoprire chi vende i nostri dati con questo escamotage molto semplice da applicare.
Un occhio aperto sul possibile phishing
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Tutta questa massa di telefonate e posta elettronica rende anche più facile la realizzazione di vere e proprie truffe. Infatti, in molti casi, i malintenzionati possono fingersi degli operatori di istituti e aziende riconosciute per sottrarci soldi o dati.
Quando si tratta di chiamate è meglio sempre non rispondere, soprattutto quando si tratta di questi prefissi. È consigliabile, invece, buttare giù e cercare su internet il numero per capire se l’utente è sicuro o meno.
Invece per quanto riguarda le e-mail è sempre bene stare attenti all’indirizzo da cui provengono. Quando si tratta di raggiri, infatti, si possono notare quasi sempre degli errori di battitura o delle sequenze insensate di numeri e lettere.
In generale, però, è sempre una buona pratica effettuare un doppio controllo se ci troviamo di fronte a una comunicazione che sembra importante.
Suggeriamo quindi di andare sul sito ufficiale o di fare una telefonata per sincerarsi della veridicità di quanto si è ricevuto.
Liberarsi delle mail spam e scoprire chi vende i nostri dati è semplice se si mette in pratica questo trucco
Tornando nel mondo della legalità, vediamo però qual è il metodo per capire chi vende i nostri dati ad altre realtà. È molto semplice verificarlo, quando si prende una precisa abitudine.
Ogni volta che ci si registra online o che si compra un servizio suggeriamo di mettere fra il proprio nome e il proprio cognome quello del sito stesso. In questo modo, se riceveremo delle email da enti terzi, verremo citati con il nome dell’azienda che ha venduto i nostri dati. In tale maniera potremo sapere chi ha dato via le nostre informazioni e scegliere con più criterio con chi è meglio trattare.
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