Negli ultimi tempi pagare con monete o banconote è sempre più difficile a causa delle più recenti disposizioni di legge. Il denaro contante è infatti l’unica modalità per saldare prestazioni in nero o utilizzare denaro di provenienza illegale. Proprio per limitare i pagamenti in contanti e quindi disincentivare comportamenti illeciti, il Governo ha emanato severe norme in materia. Sono infatti vietati i trasferimenti di denaro contante di importo pari o superiore a 2.000 euro.
Inoltre, il Fisco incentiva i pagamenti effettuati con mezzi tracciabili. Presto gli utilizzatori di carte o applicazioni di pagamento potranno ricevere un bonus per le spese effettuate con questi strumenti. Ma con questa iniziativa l’Europa limita i pagamenti in contanti a 100 euro in determinate situazioni. In questo articolo, quindi, analizzeremo i casi in cui potrebbe essere difficoltoso pagare in contanti proprio 100 euro o addirittura cifre inferiori.
Un limite anche alle monete
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L’articolo 11 del regolamento CE 974-98, stabilisce un’eccezione al cosiddetto potere liberatorio dei contanti. Con questo termine si intende la capacità di una valuta di estinguere un’obbligazione. In altre parole, la valuta in corso legale ha un potere liberatorio in quanto è comunemente accettata per gli scambi economici. Il citato regolamento comunitario ha introdotto la facoltà di non accettare pagamenti in moneta in uno specifico caso. Ossia, quando il numero di monete utilizzate per il pagamento supera i 50 pezzi. L’obiettivo del legislatore è semplificare i pagamenti, evitando che un creditore riceva un quantitativo di monete difficile da gestire. Insomma, l’Europa limita i pagamenti in contanti a 100 euro in determinate situazioni. Ovvero al raggiungimento di 50 monete da 2 euro in un singolo pagamento. Il limite però può scendere a somme molto più contenute se si utilizzano monete di importo inferiore.
L’Europa limita i pagamenti in contanti a 100 euro in determinate situazioni
Il regolamento non stabilisce un divieto come accade per i pagamenti in contanti di importo superiore a 2.000 euro. In quest’ultimo caso, infatti, il D.L. 124/2019 vieta espressamente ogni transazione in contanti di importo superiore alle soglie. Il regolamento europeo 974-98 stabilisce invece la facoltà di non accettare pagamenti effettuati con più di 50 monete. Sarà quindi il creditore a decidere se accettare o meno determinati pagamenti.
Chi intendesse effettuare pagamenti con un gran numero di monete non rischierà alcuna sanzione ma solo il possibile rifiuto della controparte. In conclusione, il ricorso ai contanti è sempre più complesso e comporta limitazioni crescenti. Tra pochi mesi, infatti, la soglia massima per pagare con le banconote scenderà a 1.000 euro. Al contempo, alcune monete rischiano di scomparire per sempre dalla circolazione. Abbiamo trattato questo argomento in un recente approfondimento.