Ottima settimana per l’euro che chiude sui massimi a sei settimane contro il dollaro. Quindi, l’euro sembra essere pronto per il rally contro il dollaro. Tuttavia, non va dimenticato un particolare molto importante. Qualora la tensione in Medio Oriente dovesse aumentare, non potrebbe essere escluso un rafforzamento del dollaro da sempre visto come moneta rifugio.
Alla base dell’indebolimento del dollaro ci sono i dati che hanno mostrato che la più grande economia del mondo ha creato meno posti di lavoro del previsto il mese scorso, rafforzando le aspettative che la Federal Reserve probabilmente manterrà i tassi di interesse fermi nella riunione di dicembre. Nell’arco della settimana, il biglietto verde è sceso dell’1,4%, registrando la peggiore performance settimanale da luglio. I dati hanno mostrato che le buste paga non agricole (nonfarm payrolls) sono aumentate di 150.000 posti di lavoro il mese scorso. I dati relativi al mese di settembre sono stati rivisti al ribasso, con la creazione di 297.000 posti di lavoro invece dei 336.000 precedentemente riportati. Tanto è bastato per fare prevalere, tra gli addetti ai lavori, la linea che la Fed ha terminato il ciclo rialzista dei tassi.
L’euro sembra essere pronto per il rally contro il dollaro: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il 3 novembre la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,0724, in rialzo dell’1,03% rispetto alla seduta precedente. La settimana ha chiuso in rialzo dell’1,51% rispetto a quella precedente.
Time frame giornaliero
Ottima seduta con la tendenza rialzista in corso che si rafforza grazie alla chiusura giornaliera superiore a 1,0693. A questo punto, quindi, il rialzo potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato in figura.
Solo una chiusura giornaliera inferiore 1,0693 potrebbe favorire una nuova ripartenza al ribasso.
Time frame settimanale
Anche sul settimanale la tendenza ha virato al rialzo grazie, soprattutto, alla chiusura settimanale sopra la resistenza in area 1,0693. Il rialzo, quindi, potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.
Solo una chiusura settimanale inferiore 1,0693 potrebbe favorire una nuova ripartenza al ribasso.
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