L’euro rimane debole contro il dollaro, ma l’ultima seduta della settimana fa ben sperare la moneta unica europea. D’altra parte la settimana si è sviluppata tutta nell’attesa dei dati sull’inflazione pubblicata venerdì 10 dicembre. Con un inflazione CPI al 6,2% aumenta la probabilità che la Federal Reserve possa accelerare la politica di aumento dei tassi.
Conseguentemente, il dollaro ha perso lo smalto non solo nei confronti dell’euro, ma anche delle altre principali valute. Tuttavia, prima di pensare che siamo solo all’inizio di una fase di debolezza del dollaro bisogna essere molto prudenti. Vista la sua lunga corsa, infatti, il movimento cui abbiamo assistito potrebbe essere più un ritracciamento delle principali valute che una vera e propria debolezza del biglietto verde.
Prima di concludere una nota statistica. Da un’analisi degli ultimi 20 anni il mese di dicembre dovrebbe essere favorevole all’euro. Questa, infatti, è l’indicazione che viene dalla stagionalità dell’andamento del cambio. Come si vede dal grafico seguente, dicembre è il mese è quello con la più alta probabilità (68%) che il mese sia favorevole alla valuta europea. Se si restringe questa analisi agli ultimi cinque anni la probabilità diventa del 100%. Non va trascurato, però, il fatto che i primi mesi dell’anno sono a favore del dollaro.
Lo scenario che vede una fase di recupero dell’euro prima di un ulteriore affondo a inizio anno, quindi, è molto probabile.
L’euro rimane debole contro il dollaro, ma l’ultima seduta della settimana fa ben sperare la moneta unica europea: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il 10 dicembre la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,1314 in rialzo dello 0,18% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un rialzo dello 0,02%
Time frame giornaliero
La tendenza in corso è rialzista, ma la resistenza in area 1,1354 (I obiettivo di prezzo) sta frenando la continuazione del movimento. Una chiusura giornaliera superiore a questo livello, quindi, aprirebbe le porte a una continuazione del rialzo fino al II obiettivo di prezzo in area 1,1522 e a seguire verso la massima estensione rialzista in area 1,169 (III obiettivo di prezzo).
Il dollaro, invece, prenderebbe il sopravvento nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 1,125.
Time frame settimanale
A livello settimanale la situazione è ancora abbastanza compromessa. L’unico motivo di conforto è la tenuta del supporto in area 1,122. Tuttavia, solo una chiusura settimanale superiore a 1,1618 farebbe definitivamente accantonare lo scenario ribassista.
Time frame mensile
Approfondimento
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