La BCE negli ultimi mesi ha portato il tasso di interesse al 4,5%. Per il momento la Lagarde, presidente della Banca centrale europea ha indicato che un taglio dei tassi non ci dovrebbe essere nel breve termine nonostante l’inflazione poco alla volta sembrerebbe voler rientrare dai massimi raggiunti nello scorso anno. Tassi ai livelli attuali dovrebbero mantenere la valuta europea abbastanza forte. Stiamo infatti osservando con attenzione il cambio contro yen e i pattern di lungo termine che si stanno formando negi ultimi mesi. L’euro potrebbe rafforzarsi del 10% contro questa valuta.
Lo scenario internazionale
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Quando si parla di valute è anche importante capire il contesto internazionale dal punto di vista geopolitico ed economico. I mercati azionari internazionali continuano a salire, mentre le Banche centrali embrano avere un approccio di cautela circa un taglio dei tassi. Una mossa sbagliata, troppo presto o troppo tardi su questo fronte potrebbe causare importanti squilibri difficilmente poi da recuperare nel breve termine con effetti che potrebbero essere anche devastanti sull’economia e sul fronte valutario e azionario. Frattanto continua la guerra in Ucraina e quella in Israele in un contesto internazionale difficile su vari fronti.
Non dimentichiamo che fra pochi mesi si voterà in Europa per il rinnovo del Parlamento e il 5 novembre si voterà negli Stati Uniti. Qui, la situazione potrebbe diventare incandescente se lo sfidante potrebbe essere (come sembra quasi scontato) Donald Trump e questo potrebbe avere un forte impatto negativo sull’azionario.
L’euro potrebbe rafforzarsi contro questa valuta
Il cambio euro yen negli ultimi giorni si è mosso intorno al prezzo di 163,49. Da inizio anno ha segnato il minimo a 155,07 e il massimo a 163,72. L’euro dopo aver raggiunto un minimo a 109,69 nel corso del 2016 fino ad oggi si è rafforzato contro lo yen di oltre il 50%. Una corsa che potrebbe ancora continuare nei prossimi mesi, seppure fra alti e bassi fisiologici.
Per mantenere il polso della situazione siamo andati a tracciare delle trend line sul time frame settimanale e poi mensile.
Le prime le abbiamo fatto partire dai massimi dell’ottobre 2021, poi passare da quelli del maggio e poi ottobre 2022, quindi novembre 2023.
Il prossimo obiettivo grafico potrebbe essere area 167/169. Per il momento questa previsione, basta escusivamente sui grafici come da dettami dell’analisi tecnica classica, è legata alla tenuta o meno su base settimanale del supporto posto a 158,08.
La trend line su base mensile è stata fatta partire dal massimo del dicembre 2014 in area 149,79 e questa sembrerebbe puntare in area 180 da raggiungere entro 2/3 anni. Al momento il supporto da non violare per mantenere intatta questa previsione è posto in area 153,17.
Come al solito si procederà per step e di volta in volta i supporti e gli obiettivi dovranno essere rettificati alla luce dei movimenti che si formeranno.