L’euro è arrivato sull’orlo del precipizio nei confronti del dollaro ma all’ultimo istante si mette in sicurezza

euro dollaro

Settimana da brividi per l’euro nei confronti del dollaro che arriva a toccare i minimi dal giugno del 2020. Per capire l’eccezionalità di quanto visto sul grafico del cambio euro dollaro notiamo che con l’1,78%, durante la seduta di giovedì, c’è stata la maggiore escursione intraday dal marzo del 2020.

La crisi in Ucraina e le dichiarazioni delle banche centrali hanno, ovviamente, pesantemente condizionato l’andamento del cambio tra la moneta unica europea e il biglietto verde. L’euro è arrivato sull’orlo del precipizio nei confronti del dollaro ma all’ultimo istante si mette in sicurezza.

Durante la seduta di giovedì l’euro è praticamente crollato nei confronti del dollaro andando a ritoccare livelli storici. Le motivazioni alla base di questo movimento sono sempre le solite e che abbiamo discusso più volte nelle settimane precedenti. Il dollaro americano, infatti, è visto come bene rifugio nei periodi di crisi e, quindi, tende a rafforzarsi.

Lo scenario, però, è cambiato durante la seduta di venerdì  con il dollaro statunitense che ha restituito parte dei forti guadagni del giorno precedente. Gli investitori hanno valutato l’ultimo tornata di sanzioni sulla Russia e i dati sull’inflazione degli Stati Uniti come non sufficienti per rendere la Federal Reserve eccessivamente aggressiva sui tassi nella sua prossima riunione. In particolare, non è stata valutata bene l’astensione degli USA dall’imporre sanzioni al presidente russo Vladimir Putin e dal disconnettere la Russia dal sistema bancario internazionale SWIFT.

L’euro è arrivato sull’orlo del precipizio nei confronti del dollaro ma all’ultimo istante si mette in sicurezza: le indicazioni dell’analisi grafica

Il 25 febbraio la chiusura del cambio  euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,1269 in rialzo dello 0,70% rispetto alla seduta  precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un ribasso dello 0,47%.

Time frame giornaliero

L’euro tiene nonostante tutto. Come si vede dal grafico, infatti, il forte supporto in area 1,1134 ha splendidamente tenuto ancora una volta. Questo, quindi, sarà il livello decisivo da monitorare nelle prossime sedute.

La rottura un chiusura di giornata di questo supporto aprirebbe le porte al raggiungimento degli obiettivi indicati in figura dalla linea tratteggiata. Tuttavia, la seduta di venerdì ha visto la rottura al rialzo della resistenza in area 1,1249. Questo livello rappresenta il primo ostacolo lungo la proiezione rialzista individuata dalla linea continua. La conferma di questo break rialzista aprirebbe le porte al raggiungimento di area 1,1480. Questo livello già in passato ha frenato le ambizioni dei rialzisti. Per cui la sua rottura in chiusura di giornata aprirebbe le porte al raggiungimento degli altri obiettivi indicati in figura.

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Time frame settimanale

Nonostante tutto nulla è cambiato rispetto a quanto scrivevamo settimana scorsa.

Settimana interlocutoria per il cambio euro dollaro che non ha ancora deciso se muoversi al rialzo o al ribasso. I livelli decisivi da monitorare con attenzione sono 1,1223 e 1,1469. Solo una chiusura esterna a uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità al cambio. Gli obiettivi dell’eventuale ribasso o rialzo sono quelli indicati in figura.

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