Cuochi non ci si inventa, nemmeno se abbiamo tantissima passione. Possiamo seguire dei corsi, magari anche online, o frequentare delle scuole apposite. Potremmo aver seguito la mamma e la nonna durante l’infanzia, facendo nostri tutti i loro preziosi consigli. Come questo, per non sbagliare uno dei piatti simbolo della cucina italiana. Insegnano anche i migliori chef che saper cucinare non significa per forza saper cucinare bene. Sembra uno scontatissimo gioco di parole, eppure è proprio così. La differenza potremmo farla ancora oggi, quando invitiamo a pranzo o cena gli amici dei nostri figli, sentendoci dei complimenti sinceri. In ogni ricetta che prepariamo in cucina, potrebbe però nascondersi qualche insidia. Ed è per questo che moltissimi italiani ricorrono oggi ai sughi pronti e veloci, da mettere in tavola in pochissimo tempo. D’altronde sono cambiati anche tanto i ritmi di vita e dalla mattina presto, fino a sera, per almeno 5 o 6 giorni alla settimana manca il tempo per dedicarsi appieno alla cucina.
Quanto è importante per la cucina mediterranea il soffritto
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Abbiamo appena accennato ai sughi pronti, comodi e anche gustosi, ma il soffritto tradizionale ha sempre il suo perché. Quel profumo di cipolla, sedano e aglio che riempiva le nostre narici quando da piccoli eravamo a casa della nonna. Unito allo sfrigolio dell’olio che ci procurava delle emozioni davvero intense che ancora oggi ricordiamo. Quando non c’erano smartphone e tablet, computer e videogiochi e uno dei passatempi preferiti era proprio aiutare la nonna a preparare il soffritto. Anche semplicemente sbucciando la cipolla, o pulendo le carote. Sembra la cosa più semplice del Mondo, ma anche il soffritto presenta delle difficoltà e degli errori da evitare.
L’errore clamoroso da non commettere mai quando prepariamo un semplice soffritto per non rovinare il condimento
Per prima cosa ricordiamoci sempre che la padella deve essere calda, almeno quanto l’olio. Solitamente dopo un minuto, dovremmo mettere in padella le verdure, rigorosamente in questo ordine:
- cipolla;
- sedano;
- carota;
- aglio.
Come procedere
Dobbiamo indorare tutti gli ingredienti, ma non facendo l’errore di tenere la fiamma troppo alta. Non dobbiamo avere fretta di cuocere il soffritto. Perché bruciacchiando, anziché dorando, gli ingredienti, andremo poi a compromettere anche il sugo che uniremo. E, soprattutto, come facevano bene le nostre nonne, se l’aglio si annerisce, va immediatamente tolto. L’errore clamoroso da non commettere mai se vogliamo che anche un semplicissimo sugo conquisti il palato di chi assaggerà la nostra ricetta.
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