Non è passata inosservata la mossa di Leonardo Maria Del Vecchio, giovane e già ricchissimo imprenditore erede dell’impero Luxottica. Tramite LMDV Capital ha annunciato l’acquisizione del 68% di ESANanoTech, un’azienda innovativa che tra le altre cose produce grafene.
Immaginiamo un mondo dove tutto è iperconnesso, dove l’IA si è evoluta e dove telemedicina, terapie farmacologiche su misura, impianti di chip sugli umani e viaggi nello spazio siano la realtà quotidiana. Forse questo futuro non è tanto lontano e il Grafene potrebbe essere il materiale avanzato perfetto per velocizzare questa rivoluzione tecnologica, che è già in atto. Forse l’imprenditore Del Vecchio ha avuto una simile intuizione e ha deciso di scommettere. Possiamo seguire il suo esempio e investire nel medesimo comparto? Ecco alcune dritte interessanti.
Il Grafene investimento del secolo? Ecco le aziende quotate in Borsa e un ETF da tenere d’occhio
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Negli ultimi anni sono diverse le aziende che hanno iniziato a fare trading nelle Borse di tutto il mondo, ma soprattutto in Canada, Usa e Regno Unito. L’offerta potrebbe però ampliarsi molto presto.
Per capire se sia il caso di investire nel Grafene, ecco alcuni dati interessanti: si stima che il mercato a livello globale di questo materiale possa crescere anche oltre il 35% da qui al 2030, raggiungendo più di 1,6 miliardi di dollari. Questo perché il Grafene molto probabilmente subirà una forte domanda, crescente, in settori chiave come l’IA, lo stoccaggio di energia, ma anche settori farmaceutico, automobilistico e aerospaziale. Non a caso, le dichiarazioni di Leonardo Maria Del Vecchio sono entusiastiche da questo punto di vista.
Il potenziale del grafene pone le basi per un cambiamento epocale nella scienza dei materiali. Il nostro obiettivo è trasformare la vita quotidiana e abilitare nuove frontiere tecnologiche. Le opportunità sono infinite
Per tutti gli investitori che concordano con le affermazioni dell’imprenditore, ecco alcune società quotate in Borsa che potrebbero rappresentare una scommessa molto redditizia, e una tipologia di investimento alternativa come l’ETF.
Versarien (AIM:VRS): è specializzata nella lavorazione di materiali avanzati che grazie alle tecnologie emergenti possono soddisfare le esigenze di numerose aziende. Dal 2013 Versarien è quotata su AIM, un mercato gestito dalla Borsa di Londra.
Directa Plus Plc (LON: DCTA): si tratta di un’azienda italiana e vanta una vasta gamma di prodotti a base di grafene con numerose potenziali applicazioni in settori come l’edilizia e lo stoccaggio di energia. La società ha inoltre stipulato un accordo con l’ESA, L’agenzia Spaziale Europea, il che fa presupporre un’interessante espansione nel medio-lungo termine.
Aixtron SE, quotata al NASDAQ (AIXG) fornisce apparecchiature di deposizione per l’industria dei semiconduttori e sistemi di produzione di grafene CVD.
Infine, passiamo a un interessante ETF sul Nasdaq, Global X Disruptive Materials ETF (DMAT): nel suo range rientrano aziende che producono metalli e altre materie prime utili per le batterie al litio, per i pannelli solari, per le turbine eoliche, per le celle a combustibile, componenti robotica e stampanti 3D. I materiali target includono aziende coinvolte nell’esplorazione, estrazione, produzione e/o miglioramento di materiali di terre rare, zinco, palladio e platino, nichel, manganese, litio, grafene e grafite, rame, cobalto e fibra di carbonio. Da sottolineare che tra le sue artecipazioni troviamo Cina Northern Rare Earth Group High-Tech Co Ltd ORD, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti di terre rare.