Potrebbe capitare a tutti di inciampare in un sasso e di sentire un dolore lancinante alla caviglia. Spesso questo scompare in pochi minuti.
Diverso e più grave è il caso in cui la caduta causi la rottura del legamento.
Scopriamo di più sui sintomi tipici di una rottura del legamento e sulle opzioni di trattamento comuni.
Di cosa si tratta
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Il legamento strappato quale conseguenza dolorosa di un incidente riguarda la rottura della forte connessione tra le ossa (i legamenti appunto) costituita da un tessuto connettivo che serve a stabilizzare il movimento dell’arto.
Alcune articolazioni sollecitano maggiormente i legamenti rispetto ad altre e sono quindi più soggette a lesioni durante determinati movimenti.
Spesso c’è una connessione tra tendini e legamenti perché si fondono l’uno nell’altro. Un lungo muscolo della coscia termina con il suo tendine nel legamento che protegge la rotula.
Si può ben immaginare che i legamenti delle ginocchia e delle gambe siano ulteriormente sollecitati dal nostro peso e che un movimento sfortunato abbia conseguenze più gravi della rottura di un legamento sul braccio o sulla spalla.
Ecco perché bisogna eseguire alcuni esercizi per proteggere tendini e legamenti, soprattutto dai 40 anni in su.
Legamento strappato quale conseguenza dolorosa di un incidente, ecco come potremmo guarire
Quando un legamento si strappa (chiamato anche rottura del legamento), la forza che agisce su di esso è così grande che il tessuto connettivo teso si strappa.
Se un legamento non si strappa, ma viene allungato da un movimento sconsiderato, si parla di distorsione o stiramento.
Spesso lo strappo del legamento provoca un rumore udibile. In caso contrario, l’articolazione interessata provocherà dolore, si gonfierà e causerà lividi.
Il segno più importante, però, è la mutata mobilità dell’articolazione, che viene verificata durante la visita medica. Soprattutto con lesioni alla caviglia o al ginocchio, le articolazioni diventano instabili.
Comunque è sempre necessaria una radiografia per diagnosticare una rottura del legamento, anche se il paziente non presenta quasi nessun sintomo.
Mentre alcuni anni fa i legamenti strappati venivano trattati quasi esclusivamente con un intervento chirurgico, ora la procedura è cambiata.
Gli atleti vengono operati solo quando tutti e tre i legamenti esterni sono strappati.
In caso contrario si effettua una terapia conservativa che si è dimostrata valida. L’articolazione viene stabilizzata con una stecca o bande di nastro ben avvolte. Gli esercizi di fisioterapia sono utili per ricominciare ad utilizzare l’arto.
La situazione potrebbe essere diversa con una lesione del legamento crociato. Solo ai pazienti anziani che non sono molto attivi non sarà suggerito l’intervento chirurgico.
Per tutti gli altri, poiché i legamenti crociati non possono essere ricuciti, è necessario eseguire un cosiddetto intervento di chirurgia plastica in cui viene inserita una protesi al posto del legamento crociato.
L’articolazione con il legamento ferito può quindi essere trattata in modo conservativo o chirurgico, a seconda delle istruzioni del medico.
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