Alla chiusura della seduta del 15 maggio con un rialzo del 14% circa, il titolo ha guardato tutti dall’alto in basso. A scatenare questa folle corsa al rialzo sono stati i risultati della trimestrale superiore alle attese e i susseguenti upgrade degli analisti sulle prospettive di crescita e sul prezzo obiettivo. Ma questo rialzo è giunto come un fulmine a ciel sereno oppure era in qualche modo prevedibile? A leggere i grafici già a fine marzo, quando le azioni quotavano in area 12 €, si poteva il forte potenziale rialzista di Marr. Adesso la domande è: l’eccezionale rialzo di Marr fin dove potrebbe spingere le quotazioni? Quali sono i potenziali ostacoli lungo il suo cammino? Cercheremo di rispondere a queste domande attraverso gli strumenti dell’analisi grafica analizzando sia il time frame di breve che di medio periodo.
L’eccezionale rialzo di MARR fin dove potrebbe spingere le quotazioni? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Marr (MIL:MARR) ha chiuso la seduta del 15 maggio a quota 15,42 €, in rialzo del 13,88% rispetto alla seduta precedente.
Time frame giornaliero
Un rialzo così importante sia in termini percentuali che di volume non si registrava sul titolo Marr dal novembre 2020. In termini assoluti è il secondo miglior rialzo della storia.
Una conseguenza di questo forte rialzo è l’inversione al rialzo sia dello SwingTrading Indicator che delle medie mobili.
La tendenza in corso è rialzista e a breve dovrebbe affrontare la resistenza in aera 15,80 €. Il superamento di questo livello potrebbe spingere ulteriormente al rialzo le quotazioni con obiettivo in area 17 €.
I ribassisti, invece, potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 14,58 €.
Time frame settimanale
Se la settimana dovesse chiudere su questi livelli avremmo un forte segnale rialzista con il break della resistenza in area 14,52 €. In questo caso le quotazioni potrebbero continuare a salire verso gli obiettivi indicati in figura.
Viceversa, la mancata conferma della rottura della resistenza potrebbe favorire un’accelerazione ribassista.
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