Le scadenze tecniche stopperanno Wall Street?

Domani ci saranno le scadenze tecniche-Foto da pexels.com

Tassi sì, tassi no. Oramai questo sembra il tormentone del 2024. Il 2023 invece, era stato l’anno dove molti investitori ritenevano che alle porte ci fosse una severa recessione. Cosa guardavano per fare questa affermazione? Semplice, la curva dei rendimenti. Infatti, in molte casistiche storiche, quando i tassi a breve hanno superato i tassi a lungo, alle porte c’era stata una recessione. Attenzione non c’era stata una correzione al 100%! Questo era il primo motivo che ci faceva essere scettici in merito, il secondo invece era un altro. Infatti, i dati macroeconomici sia contingenti che predittivi, che venivano di volta in volta pubblicati, sembravano allontanare questa ipotesi e avvicinare invece quella dell’atterraggio morbido dell’economia.

Ipotesi in campo

Oggi, questa continua a essere l’ipotesi più probabile. L’inflazione continua a rientrare, frattanto i dati evidenziano un mero rallentamento dell’economia. Attenzione però, come ricordano diversi analisti, abbassare troppo repentinamente i tassi di interesse, potrebbe portare a poi anche a una inaspettata una risalita dell’inflazione. Questo più o meno accadde nel 1967 e creò non pochi problemi.

I nostri studi delle serie storche, e lo stiamo scrivendo da mesi, ci fanno dire che i tassi rimarranno ai livelli attuali forse fino a tutto il 2025, se non oltre.

Di cosa fidarsi? Nè di colro che dicono che i tassi verranno tagliati a giugno, nè di coloro che non verranno tagliati. Noi facciamo parte di questa schiera. Cosa monitorare quindi? I dati che verranno pubblicati, poi gli outlook delle aziende.

I compito che spetta alle Banche centrali non sarà facile, ma crediamo che sia la Lagarde che Powell stiano facendo un ottimo lavoro.  E lo abbiano fatto anche quando si sono mostrati attendisti prima di alzare i tassi di interesse. L’economia non ha subito lo schock che molti si apettavano, anzi il ciclo economico espansivo  potrebbe ancora continuare, seppur in maniera moderata, per molti anni. E i mercati azionari continuare a  salire come scommettono le serie storiche. Il prossimo forte ribasso ci dovrebbe essere quando si combineranno l’ottavo anno del  decennio con il quarto anno del ciclo presidenziale americano. Sarà così? Vedremo, frattanto la storia ci scommette. Questa non è una certezza, ma una probabilità, e non è al 100%, quindi può accadere tranquillamente anche il contrario. Il presente e il futuro sono soprendenti e può accadere di tutto…di più.

Le scadenze tecniche stopperanno Wall Street? I livelli da monitorare di breve termine

La giornata di contrattazione del 13 marzo si è chiusa ai seguenti prezzi:

Dow Jones

39.043,32

Nasdaq C.

16.177,77

S&P500

5.165,31.

Per il momento, giorno 8 marzo, scadenza del nostro setup annuale ha visto formare un massimo, che è ancora inviolato. Verrà rotto al rialzo? Oppure le tre streghe di domani inaugureranno l’inizio di una fase ribassista?

Aumenterebbe la probabilità di un ritracciamento solo con chiusure giornaliere e poi settimanali inferiori ai seguenti prezzi:

Dow Jones

38.335

Nasdaq C.

15.862

S&P500

5.056.

La nostra attenzione ora è posta sulla chiusura odierna e su quella di domani. Spesso le tre streghe hanno fatto da spartiacque. Le scadenze tecniche stopperanno Wall Street? Vedremo cosa accadrà questa volta.

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