La crisi è sempre più dilagante e i segnali, dal punto di vista anche internazionale, non promettono niente di buono per il futuro. Che circolino meno soldi è una sensazione generale, confortata anche dalle previsioni degli esperti, ad esempio, per il prossimo Natale. Si spenderà di meno e si risparmierà di più.
Inevitabile con delle utenze domestiche rincarate che, ogni volta, sono una sorta di terno al Lotto. Quando le apriamo, non si mai che cifra troveremo. Nonostante gli sforzi per risparmiare energia elettrica o gas in casa, il prezzo da pagare è sempre alto.
Sono queste le regioni dove la vita costa meno secondo i dati dell’ISTAT
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Insomma, si fanno più che due conti quando dobbiamo fare una spesa extra. Fosse anche un fine settimana in giro per la nostra incantevole Italia. Infatti i prezzi sono rincarati un po’ dappertutto, anche se non nella stessa maniera. È quindi importante sapere quali sono le città con un costo della vita più basso rispetto ad altre e quali le regioni meno care d’Italia da visitare spendendo poco.
A dirlo, o meglio, a stilare questa classifica “virtuosa” non le supposizioni, ma le cifre. Che ha divulgato di recente l’ISTAT, quando ha reso noti i dati dell’inflazione di città e regioni. Potremmo, ad esempio, prendere in esame il recente dato che riguarda luglio 2022. Per vedere dove il costo della vita sia aumentato in misura maggiore e dove, invece, sia cresciuto in maniera meno rilevante. Un’ottima indicazione per prenotare qualche weekend con budget limitati. O, addirittura, se avessimo intenzione di trasferirci da regioni ormai troppo care per le nostre tasche.
Ci sono aree dove il costo della vita è aumentato più che in altre
Ci sono città e regioni, infatti, che secondo i dati ISTAT sono cresciute più di altre. A partire da Bolzano e Trento, coi tipici mercatini natalizi di questo periodo, ma che sono ai primi due posti tra le città più care. Bolzano, in particolare, a luglio aveva un’inflazione annua del 10%, ovvero una spesa media aggiuntiva annuale di 2.658 euro. Non noccioline, insomma. Trento, da questo punto di vista, si era fermata ad un aumento dei prezzi del 9,5%, ovvero una spesa aggiuntiva di 2.468 euro. Non è da meno Milano, sul gradino più basso di questo podio dei rincari. Il capoluogo lombardo ha registrato un +8,1%, che corrisponde a 2.199 euro in più, all’anno, sborsati dalla famiglia media tipo. Anche se qui ci sono curiosità uniche come la panchina più lunga del Mondo.
Quanto alle regioni, quasi inevitabile che al primo posto si collochi il Trentino-Alto Adige. Dove, con un’inflazione annuale del 9,7%, prevede un esborso in più, per famiglia, di 2.521 euro. Il che si traduce anche in un esborso maggiore per chi decidesse di visitare questa splendida regione. E non sorprende che la Lombardia sia seconda, con “appena” il 7,7% di rincaro annuale dei prezzi rispetto al 2021. In pratica, con 2.001 euro in più spesi a parità di beni. Terzo posto per il Veneto che ha un rincaro medio annuale per famiglia di 1.946 euro.
Le regioni meno care d’Italia da visitare spendendo poco nonostante l’inflazione
Ovviamente, se ci sono le città e le regioni più rincarate, ci sono anche quelle che, pur aumentate, lo hanno fatto in maniera più contenuta. E che faremmo bene a tenere ben presente per i nostri prossimi viaggi, vacanze o fine settimana. In pratica, a parità di beni, spenderemmo meno che in altre regioni. E l’Italia è talmente bella che ogni luogo merita una visita. Ebbene, sopra i 150mila abitanti, la città più “a buon mercato” è Campobasso. Che, in luglio, ha visto incrementare i prezzi, rispetto al 2021, “solo” del 6,9%, per un aggravio sulle famiglie di 1.263 euro. Secondo posto per Catanzaro, con 1.326 euro e terzo gradino del podio dei virtuosi per Bari con 1.354 euro in più per famiglia.
Quanto alle regioni dove, magari, pianificare una vacanza o, magari, di andarci a vivere per rientrare nel bilancio con pensione e non solo, la classifica è la seguente. La regione meno rincarata d’Italia è il Molise. Qui, infatti, la spesa aggiuntiva annua è di 1.263 euro. Praticamente, la metà del Trentino-Alto Adige. Secondo posto per la Puglia, dove le famiglie spendono, rispetto al 2021, 1.279 euro in più. Terza posizione per le Marche, che hanno visto un aumento della spesa annuale, per famiglia media, di 1.423 euro. Insomma, per i prossimi viaggi e vacanze, queste sono le regioni meno care d’Italia.