Tra i titoli più amati dai cassettisti di Piazza Affari c’è TERNA in quanto ha un beta inferiore a 0,5 e un dividendo superiore al 4%. Tra le ragioni per puntare sule azioni Terna, però, negli ultimi mesi si è andato indebolendo un aspetto che poteva essere molto interessante. La probabilità di avere un rendimento positivo dopo 10 anni, infatti, è passata in poco meno di un anno dal 96% al 77%. In questo articolo andremo ad analizzare i pro e i contro di un investimento di medio periodo su TERNA da differenti punti di vista.
Le indicazioni dell’analisi fondamentale, dei multipli di mercato e degli analisti
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L’attività di Terna è altamente redditizia grazie agli elevati margini netti. Nell’ultimo anno, poi, gli analisti hanno regolarmente rivisto al rialzo le stime sul fatturato della società. Sulla base dei fondamentali, quindi, i punti di forza sono la redditività e il rapporto EBITDA/fatturato elevato.
Le previsioni degli analisti sullo sviluppo dell’attività sono abbastanza concordi. Si tratta della conseguenza di una buona visibilità legata all’attività del gruppo oppure di una buona comunicazione della società con gli analisti. In generale, TERNA ha registrato risultati sopra il consensus degli analisti.
Per quel che riguarda i punti deboli, uno dei principali è la sua situazione finanziaria. Inoltre, qualunque sia la metrica utilizzata, l’analisi basata sui multipli di mercato restituisce un titolo sopravvalutato. In particolare, il rapporto “enterprise value to sales” della società la colloca tra le aziende più costose su scala mondiale.
Infine, secondo le raccomandazioni degli analisti, il consenso medio è mantenere con un prezzo obiettivo medio che esprime una sopravvalutazione del 5% circa.
Le ragioni per puntare sulle azioni TERNA: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo TERNA (MIL:TRN) ha chiuso la seduta del 27 aprile a quota 7,77 €, in rialzo dello 0,26% rispetto alla seduta precedente.
Da un paio di settimane le quotazioni del titolo si stanno muovendo all’interno del trading range 7,626 € – 7,88 €. A questo punto solo la rottura di uno dei due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
Al rialzo gli obiettivi sono quelli indicati in figura. Al ribasso, invece, il titolo potrebbe andare a rivedere area 6,8 €.
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