La settimana appena conclusasi ha visto l’oro riprendere quota dopo un ribasso in corso da marzo 2022 e interrotto temporaneamente solo tra metà luglio e inizio agosto. Quindi, le quotazioni dell’oro potrebbero essere pronte per spiccare il volo.
In particolare, i prezzi dell’oro sono saliti venerdì sui mercati internazionali, sostenuti da un calo del dollaro USA. Tuttavia, come già anticipato settimana scorsa, l’impegno della Federal Reserve a rimanere su un percorso aggressivo di rialzo dei tassi ha mantenuto il metallo sulla strada del sesto calo mensile consecutivo. Era, infatti, da marzo a novembre 2018 che non si vedevano sei mesi consecutivi al ribasso. Per completezza di informazione va anche detto che nel 2018 dopo questo ribasso le quotazioni sono partite per in rialzo di circa il 60%. Ovviamente non è detto che la storia si ripeterà, ma ricordiamo che dagli anni ’70 in poi non si sono mai visti più di sei mesi consecutivi al ribasso.
Le quotazioni dell’oro potrebbero essere pronte per spiccare il volo
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L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 30 settembre in rialzo dello 0,20% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.672,00 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dello 0,99%.
Come si vede dal grafico la proiezione in corso è saldamente ribassista, ma sta trovando un validissimo supporto in area 1.641,5 dollari. La tenuta di questo livello, unita al superamento della resistenza in area 1.669,7 dollari, potrebbe favorire lo scenario rialzista indicato in figura dalla linea tratteggiata. In questo scenario l’obiettivo più probabile potrebbe passare in area 1.755 dollari. A seguire, poi, gli obiettivi successivi potrebbero andare a collocarsi in area 1.870 dollari e 1.995 dollari.
Qualora, invece, dovesse prendere piede lo scenario ribassista (linea continua), le quotazioni dell’oro potrebbero scendere fino in area 1.458 dollari.
Anche a livello settimanale l’importante supporto in area 1.620 dollari potrebbe favorire una ripartenza al rialzo. Una conferma in tal senso si avrebbe con un chiusura settimanale superiore a 1.669 dollari. Decisiva, quindi, potrebbe essere la chiusura di settimana prossima quando potrebbe essere confermata la rottura di questo livello. In questo caso gli obiettivi potrebbero essere quelli indicati dalla linea tratteggiata.
Al ribasso, invece, una chiusura settimanale inferiore a 1.620 potrebbe aprire le porte a una discesa fino in area 1416 dollari.
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