Dopo che nella settimana precedente le quotazioni avevano perso oltre il 7%, le quotazioni del petrolio subito si riscattano recuperando circa il 6%. Inoltre, hanno registrato una serie di cinque sedute consecutive al rialzo come non si vedeva dal settembre 2023.
La view generale sull’andamento dell’oro nero e le cause che ne hanno condizionato l’andamento
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I prezzi del petrolio hanno registrato un aumento del 6% durante la settimana a causa delle crescenti preoccupazioni sull’offerta dal Medio Oriente e delle interruzioni del servizio che hanno influito sui mercati dei prodotti raffinati. Questi rialzi fanno seguito al ribasso di circa il 7% della settimana precedente. Siamo, quindi, in presenza di forti oscillazioni sia al rialzo che al ribasso. Jim Ritterbusch di Ritterbusch and Associates LLC ha previsto che le oscillazioni dei prezzi caratterizzeranno ulteriormente i mercati del petrolio per il resto del mese.
Il rifiuto da parte del primo ministro israeliano Netanyahu della proposta di cessate il fuoco di Hamas di mercoledì ha sostenuto ulteriormente i prezzi. A questo si aggiungano gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza hanno contribuito a un aumento dei prezzi del petrolio.
Per concludere notiamo che le società energetiche statunitensi hanno aggiunto 4 impianti di petrolio e gas naturale alla loro capacità produttiva, raggiungendo il livello più alto da metà dicembre. La produzione interna degli Stati Uniti ha raggiunto il livello record di 13,3 milioni di barili al giorno, dopo che il clima gelido dello scorso mese aveva causato chiusure nelle regioni produttrici di petrolio.
Le quotazioni del petrolio subito si riscattano recuperando circa il 6% dopo il ribasso della settimana precedente: le indicazioni dell’analisi grafica
Il petrolio ha chiuso la seduta del 9 febbraio a quota 76,84 $, in rialzo dello 0,81% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa in rialzo del 6,31% rispetto a quella precedente.
Dal punto di vista grafico la situazione è ancora molto incerta sul grafico del petrolio sia nel breve che nel medio termine. Decisive, quindi, potrebbero essere le prossime sedute/settimane.
Sicuramente un livello chiave per i rialzisti è area 80 $. Il suo superamento sia in chiusura giornaliera che settimanale potrebbe favorire un’accelerazione al rialzo. I ribassisti, invece, potrebbero riprendere forza nel caso di chiusure inferiori a 74 $.
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