Nelle scorse settimane avevamo evidenziato come le probabilità fossero a favore di un ribasso sui mercati azionari americani. Infatti, le quotazioni dei mercati azionari americani sono tiratissime avendo raggiunto livelli decisamente eccessivi e mostrando tutti gli indicatori in forte iper-comprato. Le prossime sedute e/o settimane, quindi, potrebbero avere un forte impatto sull’andamento delle quotazioni.
Intanto notiamo che dai minimi di fine ottobre 2023 le quotazioni del Dow Jones hanno guadagnato oltre il 10% registrando ben sette settimane consecutive al rialzo. Un pattern che non si registrava proprio dal gennaio 2019, quindi, circa cinque anni fa. Si capisce, quindi, come le prossime settimane potrebbero essere decisive per il futuro dei mercati azionari americani e non solo. Per completezza ricordiamo che nel 2019 il numero di sedute consecutive al rialzo si era fermato a 9. Lo scenario che vede una continuazione del rialzo, nonostante tutto, fino a fine anno, quindi, è compatibile con quanto accaduto negli anni scorsi.
Altra nota statistica, dal 1929 a oggi, in cento anni di storia circa, solo circa 20 volte il numero di settimane consecutive al rialzo è stato superiore a 7 che corrisponde a una probabilità inferiore allo 0,5%.
Le quotazioni dei mercati azionari americani sono tiratissime, cosa potrebbe accadere fino a fine anno? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il Dow Jones (DJ30) ha chiuso la seduta del giorno 15 dicembre a quota 37.305,16, in rialzo dello 0,15% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata al rialzo del 2,92%.
Time frame giornaliero
Allo stato attuale le quotazioni si trovano in una sorta di terra incognita. Hanno, infatti, superato il livello dove la probabilità di assistere a un’inversione è massima. Succede molto raramente che ciò accada e in questi casi conviene essere molto prudenti.
Time frame settimanale
La settimana si è chiusa con un forte rialzo visto che la variazione è stata al rialzo del 3% circa. Lo spazio al rialzo c’è ed è anche importante, prima, però, andranno smaltiti gli eccessi di breve. Un chiaro segnale rialzista potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 37.920.
I ribassisti potrebbero prendere il sopravvento nel caso di chiusure settimanali inferiori a 33.290.
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